25 anni di Erpacrife, bollicine da uve tradizionali piemontesi nate da 4 amici sui banchi di scuola
Sarà pure nato come gioco di giovani amici che sui banchi di una scuola di enologia sognavano di fare vini da grandi in maniera non convenzionale (come abbiamo già raccontato in questo articolo: https://www.storienogastronomiche.it/erpacrife-le-bollicine-autoctone-piemontesi-nate-amicizia/), ma quando raggiungi la soglia del quarto di secolo di lavoro baciato dal successo vuole dire avere tradotto quell’afflato studentesco in una solida realtà professionale, quale effettivamente è Erpacrife, la cantina di Castagnole delle Lanze nell’astigiano che Erik Dogliotti, Paolo Stella, Cristian Calatroni e Federico Scarzello hanno portato a diventare un punto di riferimento per l’intero settore, grazie a originalissime bollicine da uve tradizionali piemontesi con le quali oggi possono brindare per festeggiare il venticinquennale dalla fondazione dell’azienda nel 2000.
Un’azienda sostenuta da tempo con massima convinzione dal distributore Proposta Vini che la descrive in maniera puntuale: “quattro amici con una grande passione per il vino decidono, tra i banchi della scuola enologica di Alba, di produrre assieme uno spumante; l’idea nasce dalla voglia di creare qualcosa di particolare ed originale con uve diverse da quelle convenziona li”…
… “svolgono numerose spumantizzazioni partendo da basi differenti con la finalità di acquisire dimestichezza con il metodo e trovare il vitigno adatto a soddisfare le loro aspettative; queste esperienze portano ad individuare nel Nebbiolo la varietà più interessante.”
I quattro amici sottolineano la missione di riportatore “in auge gli spumanti di vitigni autoctoni piemontesi”, confermando la genesi della cantina: “Erik, Paolo, Cristian, Federico sono cresciuti nelle rispettive cantine di famiglia, ma appena maggiorenni, nel 2000, hanno deciso di mettersi in gioco con il proprio nome, anzi, con la prima sillaba del proprio nome”…
… “a partire da una scommessa: il Nebbiolo spumante; dalla scuola e da appena 500 bottiglie della prima etichetta, oggi Erpacrife ha fatto scuola ed è una realtà strutturata: sono nate nuove idee e, da queste, nuove etichette; i ragazzi sono cresciuti, ma l’amicizia e la voglia di sperimentare sono rimaste sempre le stesse”.
Grande importanza per il successo dei loro vini è attribuita al terroir: “Erpacrife ha individuato a Madonna di Como, frazione di Alba, la vigna adatta ai suoi scopi; qui, grazie a terreni magri e leggeri, a un’altitudine di 400 metri ed esposizione a est, le uve raccolte anticipatamente hanno le caratteristiche necessarie per donare un’ottima base spumante”.
La filosofia aziendale è perfettamente rappresentata dal Bianco a Dosaggio Zero che mette insieme uve di Timorasso dai Colli Tortonesi, Cortese da Costigliole d’Asti e Moscato Castagnole delle Lanze, Erbaluce da Caluso, vinificandole singolarmente, mentre “durante la primavera successiva alla vendemmia le varietà vengono assemblate e riposano sui lieviti per almeno 24 mesi”.
Ne scaturisce un bouquet pieno e profondo di zagara e agrumi e un gusto pervaso da pera Madernassa, avocado, alchechengi e ruta.
Inflessibile il suo approccio dal tocco amaricante, un rigore caratteriale capace di mantenere l’ordine organolettico fino all’ultimo sorso, ma ingentilito da una suadente acidità.
Magistrale la tecnica di spumantizzazione in rosato, portata da Erpacrife al massimo della qualità con impareggiabile originalità.
Tutto è palese fin dal Rosé Dosaggio Zero, presentato come “vino spumante rifermentato in bottiglia secondo il metodo classico partendo dal nebbiolo in purezza: ha un affinamento minimo di tre anni e non viene dosato all’atto della sboccatura per non manipolare l’originalità del vino base; è il negativo fotografico del Nebbiolo, il bianco su nero che crea un rosato unico”.
Il Nebbiolo qui è in purezza, proveniente dal vigneto di Madonna di Como (Alba) a 400m/slm, sottoposto a “criomacerazione, pressatura soffice, conservazione a freddo e rifermentazione a bassa temperatura con lieviti criofili”, quindi “sosta in bottiglia sui lieviti per almeno 24 mesi” e affinamento “in vetro almeno 36 mesi”.
Al naso è un trionfo di lampone, in bocca primeggiano mela renetta cotta, yuzu, cotognata, cedro candito e azzeruolo.
Colpisce l’incontro equilibrato dell’impronta dolce con un tocco aspro, mentre il retrogusto è segnato dagli agrumi.
Si presta magnificamente ad accompagnare formaggi a pasta molle (leggi Vacherin) e salumi d’oca e anatra.
Se il precedente spumante incanta, preparatevi a essere elettrizzati dal Rosé Dosaggio Zero 120 mesi, cifra che indica il tempo della sosta in bottiglia.
Abbiamo aperto e degustato un 2008 integro e brillante, dallo sfavillante bouquet di sciroppo di rose, preludio allo sviluppo al palato di Ramassin, melagrana, fragola Candonga caramellata e te pu-her. Da aggiungere che l’approccio zuccherino inizialmente suggerisce la ciliegia candita.
Denso, carezzevole, molto seducente, impressiona come il tempo non ne scalfisca minimamente la freschezza, alimentandone invece la complessità.
Chiusura con un classico realizzato a regola d’arte, il Moscato Dosaggio Zero dolce che attinge ai fantastici acini del Moscato Bianco di Canelli, ovvero “il re dei vini spumantizzati in questa zona del Piemonte, ma quasi mai metodo Classico, per via della difficoltà di ottenere bottiglie stabili: uno spumante dolce con rifermentazione in bottiglia, di difficile produzione, dato che i lieviti non esauriscono del tutto gli zuccheri a disposizione”.
I descrittori partono da una perfetta classicità ma spingono verso l’idea di uva da lungo tempo in passitaia, mentre il degustatore avverte albicocca, kiwi giallo, ananas, pera Williams, kumquat e mango candito.
Cremoso, dolce alla massima potenza senza però risultare stucchevole, suggerisce goduriosa alta pasticceria.
Da abbinare ortodossamente a creme vanigliate o squisitezze al caramello, ma spinge a osare su formaggi erborinati.
Intensità stratosferica fino all’ultimo sorso.
L’anniversario ci ha spinto a chiedere ulteriori dettagli sulla cantina e i suoi prodotti a Paolo Stella che possiamo vedere e ascoltare nel video seguente.
Info: https://www.erpacrife.it/
Distribuzione: https://www.propostavini.com/produttori/produttore/erpacrife/
Catalogo Bollicine: https://www.propostavini.com/cataloghi/catalogo-bollicine-2024/