Chi era Pellegrino Artusi?
Pellegrino Artusi è la più citata figura di riferimento dell’intera cultura gastronomica italiana.
Nato a Forlimpopoli nel 1820 da una famiglia di commercianti, era appassionato di letteratura quanto di gastronomia. Se i suoi scritti su Foscolo e su Giusti non lasciarono il segno, fu quando unì la passione letteraria con quella gastronomica che si consegnò alla storia.
L’attività commerciale lo aveva portato a conoscere diverse zone dell’Italia centro-settentrionale e a indagarne le tradizioni alimentari. Le ricette raccolte le faceva testare ai cuochi al suo servizio, Francesco Ruffilli e Marietta Sabatini.
Il frutto di questo studio, anche empirico, confluì nell’opera che lo renderà immortale, La Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene, ricettario dato per la prima volta alle stampe avventurosamente nel 1891: l’autore dovette infatti pubblicarlo a proprie spese, a causa della diffidenza generale verso un libro di simile argomento da parte di tutti gli editori che contattò.
Altri tempi, starete pensando, visto che oggi la pubblicazione di un libro di cucina non si nega a nessuno, nemmeno ai personaggi più improbabili, soprattutto se disponibili a umiliare la cultura gastronomica e magari se stessi davanti alle telecamere.
Il volume di Artusi ebbe un successo clamoroso e l’autore poté godere della propria rivincita quando era ancora in vita. Nel corso degli anni la fortuna del volume è rimasta intatta, con vendite stratosferiche e l’acquisizione dello status di caposaldo di un intero genere.
L’eredità morale di questo colto intellettuale apprezzato anche dai linguisti è stata raccolta da una istituzione della sua città natale, Forlimpopoli, chiamata significativamente Casa Artusi.
Ecco come Laila Tentoni, vicepresidente della Casa, descrive la figura di Artusi.
Info: www.pellegrinoartusi.it