L’Oltrepò Pavese maggiorenne ha stappato in città a Milano
Oltrepo’. Finalmente si muove, sui tavoli istituzionali di Regione Lombardia e alla Milano Wine Week nel Distretto di Porta Romana con i suoi produttori.
Il focus lombardo sulla manifestazione era su Franciacorta, Distretto di Brera e Oltrepò Pavese, fermo da decenni nonostante un terroir straordinario, la lunga storia del suo Barbera, gli autoctoni e i bianchi arrivati dal Nord e dall’Est.
Perché dopo la sua grande storia, le medaglie come il Barbacarlo di Maga e il disastro anche sociale, finalmente si metterà ordine premiando la qualità e il lavoro delle cantine che per prime si sono rimboccate le maniche o non hanno mai dimenticato come si fa un buon vino.
Si è parlato in Regione di spumante metodo classico Docg (denominazione di origine controllata e garantita), il Riesling, la Bonarda, il Buttafuoco, il Pinot nero e il Sangue di Giuda.
Si potranno gestire in maniera autonoma i disciplinari e la produzione dei prodotti, nonché il codice etico di autogoverno per consorzi e consorziati.
C’erano i politici interessati e i rappresentanti del Consorzio di tutela vini Oltrepò (http://www.vinoltrepo.org/it/), di Terre d’Oltrepò (http://www.terredoltrepo.it/), di Torrevilla (http://www.torrevilla.it/), del Distretto vino qualità Oltrepò Pavese (https://distrettovinooltrepo.com/), di Coldiretti Pavia (http://www.pavia.coldiretti.it/), di Confagricoltura Pavia (https://www.facebook.com/confagricoltura.pavia/), della Confederazione italiana agricoltori (Cia) Pavia (https://www.cia.it/dove-siamo/sedi/21921/), della Confederazione produttori agricoli (Copagri) Lombardia (http://www.copagrilombardia.it/), di Buttafuoco storico (https://www.buttafuocostorico.com/) e della Camera di Commercio di Pavia (http://www.pv.camcom.it/). Per farvi capire che è un mondo frammentato e complesso.
Regione, Camera di Commercio e Unioncamere finanzieranno filiere e reti fra vino, agroalimentare e territorio.
Tratto dal quotidiano Il Giorno del 6 ottobre 2018
MARCO MANGIAROTTI