Il Casizolu, formaggio Presidio Slow Food della Sardegna
Un formaggio storicamente modellato da mani di donne, atipico per il suo territorio, perché prodotto da latte di vacca nella Sardegna in cui trionfa quello ovino: è il Casizolu, rarità così preziosa da richiedere a sua tutela l’attivazione di un Presidio Slow Food.
L’associazione di Petrini informa che la zona di produzione è quella del Montiferru, compresa nella provincia di Oristano. Scaturisce da “un lavoro lungo, di fatica e pazienza che rovina le mani e costringe a levatacce: dopo aver aggiunto il caglio e preparato la rottura della cagliata bisogna aspettare il punto esatto di fermentazione lattica che può essere di sera, la notte, all’alba”. Soltanto dopo ciò è possibile procedere con la filatura della cagliata. E non è finita, perché va ancora accudito attentamente nelle prime fasi della maturazione.
Il risultato sono all’olfatto “sensazioni verdi di erba e di latticello” unite “a sentori di bosco e di foglia”, mentre in bocca colpisce il “finale ammandorlato”.
La materia prima proviene da “vacche rustiche allevate tutto l’anno allo stato brado” e questa impronta silvestre si trasmette al prodotto finale.
I produttori del Presidio “sono stati riuniti nell’Associazione Produttori Casizolu del Montiferru e hanno un disciplinare di produzione che garantisce tutta la filiera”: si tratta di Giovanni Borrode di Santu Lussurgiu (tel. 3476756874), Giampaolo Piu ancora di Santu Lussurgiu (tel. 3385697976) e Giuseppe Sanna di Paulilatino (tel. 3333283162).
A raccontarci questo particolare prodotto caseario è Chiara Floris, nel video che segue.
Info: https://www.fondazioneslowfood.com/it/presidi-slow-food/casizolu/