Il Violone, vitigno tipico della Teverina (VT) vinificato da Trebotti
Violone è il nome che assume il vitigno Montepulciano nell’area Teverina, ma è soprattutto un elemento dell’identità biologica e socio-culturale di questa zona della provincia di Viterbo depositaria di antiche tradizioni (anche) enogastronomiche.
Non è un caso che lo si appelli anche come Violone della Tuscia e si facciano riferimenti ai Colli Etruschi, certificazioni etimologiche di un lunghissimo legame con il territorio e la sua storia.
Lo sanno bene all’Azienda Agricola Trebotti di Castiglione in Teverina dove il Violone viene promosso e valorizzato con convinzione. E’ l’impresa familiare dei tre fratelli Botti che si presentano come “giovani imprenditori agricoli con l’ambizione di creare un’azienda vitivinicola all’avanguardia, puntando sull’agricoltura biologica e sostenibile”.
Da qui l’idea di stabilire “un legame forte con la Teverina, territorio che la ospita, anche attraverso la scelta, non casuale, di allevare quasi esclusivamente vitigni, autoctoni e fortemente radicati nella tradizione vinicola locale, quali il Violone, il Sangiovese e l’Aleatico per i rossi, il Grechetto e il Trebbiano per i bianchi”, con l’unica motivata eccezione del Manzoni Bianco, “un vitigno di origine veneta, creato dal Prof. Luigi Manzoni parente della signora Giulia”, la madre dei tre fratelli.
La loro espressione del vitigno Violone in purezza la si può godere nel Castiglionero, il quale esprime subito la sua originale personalità sorprendendo con un approccio olfattivo di impronta carbonica, mentre al palato emergono corbezzolo e frutti di bosco meno convenzionali del solito.
C’è anche un versione Grand Cru chiamata Gocce, sempre di Violone in purezza: entrambi i vini maturano in acciaio, scelta etica intelligente della Trebotti.
E’ uno dei tre fratelli, Ludovico Maria Botti, a raccontarci la vinificazione del Violone e il suo significato per il proprio territorio.
Info: http://www.trebotti.it/it/i-nostri-vini.html