La Catalanesca, sei secoli di vino dalla Spagna al Vesuvio
Come dichiara il nome, la Catalanesca è arrivata dalla Spagna, ben seicento anni fa, portata da Alfonso I d’Aragona fino alle pendici del Somma Vesuvio. Da allora la zona di Monte Somma è stata eletta quale ambiente ideale da quest’uva che grazie ai terreni vulcanici vesuviani ha assunto caratteristiche decisamente originali.
Sei secoli di storia tuttavia non sono bastati ad affermarne il nome, neanche burocraticamente, fino a quando un’intensa azione dei produttori non ha ottenuto la certificazione della IGP Catalanesca del Monte Somma.
Tra i più convinti sostenitori c’è la Cantina Olivella, come si evince dal suo sito: “Catalanesca, l’uva nostra, è lo slogan dell’Azienda, esso esprime tutta la passione e la caparbietà che i tre soci, Andrea Cozzolino, Ciro Giordano e Domenico Ceriello, da oltre quindici anni mettono nella rivalutazione di questo vitigno, la Catalanesca, che viveva nell’emarginazione e che oggi grazie anche alla recentissima approvazione del disciplinare di produzione ha ottenuto il giusto riconoscimento trasformando questa uva in un vino moderno e dalla grande piacevolezza”. Il risultato della Catalanesca in purezza sono vini magnifici, come il Katà e il passito che porta lo stesso nome dell’uva.
Il documentatissimo Ciro Giordano ci ha raccontato la vicenda estremamente affascinante della Catalanesca.
Info: www.cantineolivella.com