Storia della pasta: le origini
Lo studioso Giovanni Fancello ha pubblicato un interessantissimo libro dal titolo Pasta – storia e avventure di un cibo tra Sardegna e Mediterraneo.
La Sardegna fu granaio di Roma prima e dei Fenici poi, ma la sua storia risale a tempi più antichi: infatti, la civiltà nuragica, la prima di cui si abbia traccia in Sardegna, ha 1500 anni di storia da raccontare e 7000 nuraghi ancora in piedi.
Dice Giovanni Fancello: “non ci sono testimonianze scritte per quanto riguarda la storia dell’alimentazione in epoca nuragica, per cui sono partito dalla lingua sarda, che di nuragico ha la matrice, per ricercare le tracce della pasta e dell’impiego del grano in quell’epoca. La lingua sarda inoltre è costruita sulla grammatica latina, successivamente influenzata dalla lingua dei nuovi conquistatori, spagnoli e italiani, ma la civiltà contadina agro-pastorale resta latina, e il fatto più evidente è che la coniugazione del verbo essere in sardo e in latino è praticamente la stessa. Fortunatamente le tracce storiche per quanto riguarda l’alimentazione in epoca romana non mancano”.
Un libro di notevole importanza, questo edito da Edes (Editrice Democratica Sarda) che ricolloca le nostre abitudini alimentari nella storia, ripercorrendo la storia della pasta in una visione più ampia, parte dal neolitico e arrivando alla scoperta del grano selvatico, alle varie tipologie di grano evolute nel tempo, agli agronomi di epoca romana, alla cucina medievale, fino all’unità del regno che ci ha reso tutti piemontesi. Ora si tratta di capire cosa è rimasto della nostra civiltà originaria.