Panino Giusto, quando due fette di pane sono davvero alta cucina
Certe catene americane abusano del termine “ristorante”, mentre sarebbe ben meritato per lo storico Panino Giusto milanese, vista la ricchezza della proposta gastronomica e della ricerca culturale delle materie prime.
Il nuovo arrivato è il Tra i Due, firmato da Sadler: spicca il pane di grano arso, meno la farcitura di bresaola, stracciatella, crema di olive e fiori di zucca; elegante, per palati fini, con l’acidità che rivaleggia con il salato.
Meglio però i classici del locale. Come il Giusto, sontuosa prelibatezza di ottimo Prosciutto Cotto Praga che straborda su mozzarella, pomodoro, acciuga e salsa di senape: da addentare a fauci spalancate.
Sublime l’equilibrio ghiotto del Tartufo, capace di tenere insieme prosciutto crudo, formaggio brie, pomodoro di stagione, rucola e olio tartufato d’Alba: stuzzica, provoca, ammalia il palato, ma sempre con una carezza.
Noi però abbiamo perso la testa per la serie dei Panini della Tradizione, come il più semplice: due fette di pane caldo che abbracciano uno spettacolare prosciutto crudo stagionato a Langhirano per 24 mesi da Tanara, così strepitoso da farti chiudere gli occhi mentre lo gusti.
Irresistibili le patatine fritte bavaresi a fetta larga, soprattutto se accompagnate dalla delicata maionese fresca della casa.
Poco richiesti e invece perfetti da provare con i panini sono i vini di Cabanon dell’Oltrepo Pavese. L’ottimo Pinot Grigio è timido all’approccio, ma poi esplode di sapidità. Se il King Arthur è più costruito, elegante, ma non lascia il segno, invece il Dolcetto ha una spalla acida che copre l’alcolicità importante e lascia esprimere il frutto. Convincente la grappa di Moscato, dalla dolcezza controllata, raffinata ma di personalità.
Le torte sono produzione giornaliera dalla loro cucina, come la golosa cioccolato e pere, superata soltanto dalla trionfale Coppa Danese con gelato alla crema, cioccolata calda, panna montata e mandorle tostate.
Info: www.paninogiusto.it