Le colombe di Rustichella d’Abruzzo, gioielli dai maestri degli impasti
Non troviamo paragoni possibili con altre realtà che coltivino con pari profondità, competenza e ampiezza di vedute il mondo degli impasti e delle lievitazioni in ogni declinazione: pastificazione, pasticceria, panificazione, non c’è ambito in cui Rustichella d’Abruzzo non esprima eccellenza in termini scientifici e culturali, compresi i dolci tipici di questo periodo pasquale, le colombe.
Manifesto della qualità dell’azienda di Pianella in provincia di Pescara è la Colomba Classica, presentata come “dolce lievitato naturalmente e arricchito con canditi e una copertura croccante di glassa e mandorle”, realizzata “con un morbida Pasta Madre ottenuta attraverso un processo artigianale controllato per ottenere la sua naturale lievitazione”.
Il processo naturale della lavorazione si avverte in effetti chiaramente già all’apertura della confezione, quando si librano intensi profumi di forno e una fragranza di rara potenza. Al palato questo si traduce in una morbidezza suadente accompagnata da una perfetta umidità dell’impasto, caratteristiche che la rendono irresistibile.
Senza dimenticare l’apporto degli altri ingredienti di primissimo livello. In primo luogo i canditi, di una morbidezza che colpisce, tanto quanto i succhi intatti che lasciano cogliere tutte le pregevolezze degli agrumi. Perfino sorprendenti poi le mandorle che raramente abbiamo riscontrato così croccanti una volta inserite in un lievitato: la loro perfetta tostatura permette di cogliere l’essenza aromatica della frutta secca e contribuisce alla golosità del prodotto.
Da notare anche la presentazione, visto che “la colomba Rustichella d’Abruzzo si presenta con un involucro a tema floreale di color rosa, giallo o azzurro, dall’aspetto caldo e invitante”, la cui morbidezza cromatica si avverte come una carezza per lo sguardo.
Ci si spinge nei territori del mito con l’altra versione del dolce pasquale di Rustichella d’Abruzzo, la Colomba Gioiello “realizzata con un soffice impasto Ofella, senza canditi e senza la caratteristica granella di zucchero e mandorle sulla sommità”, la quale “presenta una ricca copertura di finissimo cioccolato bianco”.
Il riferimento è a una nobile tradizione dolciaria da cui è scaturito anche il pandoro, ma con peculiarità di più elevato lignaggio che anche in questo caso puntano decisamente a valorizzare i pregi di un impasto superiore. Lo è perché sublima le materie prime traducendole in intensissime stimolazioni dell’olfatto, cui trasmette perfino la suggestioni del pascolo da cui origina l’ottimo burro e quelle dell’aia che generano le uova.
Sensazioni ancestrali, come i sapori antichi che qui vengono avviluppati da un cioccolato di misurata ghiottoneria.
A ciò si aggiunge la delizia per gli occhi dell’elegante “foulard ornamentale di seta e la spilla gioiello” che avvolge questa squisitezza, “disponibile nelle colorazioni rosa, gialla e azzurra”.
Nel video che segue, Rustichella d’Abruzzo ci mostra la lavorazione delle sue colombe.
Info: https://www.rustichella.it/le-dolcezze/