Viaggiare in Guatemala, per andare nel cuore del mondo dei Maya
Tra le nazioni che più hanno attratto l’interesse dell’ultima BIT di Milano c’è stato il Guatemala, una delle più suggestive mete dell’America latina.
Tra le esperienze suggerite, l’archeologia, per la presenza di memorie della cultura Maya, ma anche di grandi parchi e siti, tra cui il Tikal National Park dichiarato Patrimonio dell’umanità Unesco nel 1979; le immersioni, per nuotare con le tartarughe marine o le specie ittiche esotiche; il golf, grazie alla posizione privilegiata del Paese che gode di un clima perfetto e di bellissimi paesaggi per praticare questo sport; l’ecoturismo, potendo disporre di 19 climi e 300 microclimi, in uno dei territori con la più grande ricchezza biologica del mondo; il trekking, da svolgere in riserve naturali e diversi parchi nazionali; il rafting, approfittando dei molti fiumi, con flussi diversi; la pesca sportiva e l’osservazione delle balene accompagnate da banchi di pesci e delfini.
E’ anche il luogo ideale in cui conoscere i vulcani, con tre di essi che possono conquistare anche i principianti, come il Pacaya nel dipartimento di Escuintla, ancora attivo, quello della Laguna Chicabal dalla cui cima si gode di una bellissima vista, quindi quello più semplice da affrontare a Ipala Lagoon che però richiede l’idratazione costante a causa del clima molto caldo.
Molto sviluppato il turismo gastronomico, poiché tale terra fertile consente la coltivazione di tanti prodotti come frutta, verdura e spezie, mentre i piatti sono una miscela di cucina Maya, spagnola e contemporanea. Questo rende il Guatemala ricco di cibo e bevande particolari, con una delle cucine più ricche del continente.
I reperti storici hanno dimostrato che, prima del XV secolo, i Maya producevano stufati di legumi e carne di cervo o di coniglio e di volatili domestici, mentre bevevano una bevanda calda al mattino e una fredda durante il resto della giornata.
L’arrivo degli spagnoli ha ulteriormente arricchito la loro gastronomia attraverso la miscela di sapori e aromi.
Oggi la cucina guatemalteca propone grande varietà di aromi, combinazioni, colori, consistenze e sapori, offrendo spezie e frutta fresca o secca, molti liquori e alcuni dei migliori rum del mondo, senza dimenticare il caffè.
Tra i piatti tipici, stufati, tamales, Atol de Elote (farinata di grano), Sacatepéquez, testa di maiale in umido o revolcado, hilachas (manzo tirato), brodo di gallina, molletes (pane dolce sciroppato), talpa (platano in salsa di cioccolato e peperoncino), Chimaltenango, Petén, patate dolci e pane di cocco, brodo di anatra e zuppa di tartaruga e il fondamentale mais.
Quattro piatti sono stati dichiarati patrimonio culturale del Guatemala grazie alla loro storia antica di quattro secoli e alla fusione di ingredienti autoctoni con quelli arabi portati dagli europei nel nuovo mondo: Carne di gallina Jocón, Kaq’ík, Pepián, Talpa Piantaggine.
Info: https://visitguatemala.com/