Ta-ttà a Milano, con i Lamberti la Polpetteria diventa alta cucina
La polpetta elevata definitivamente a piatto gourmet e lo street food sublimato ad alta cucina, quella in cui si è formata Roberta Lamberti che ha maturato questo convincente format sostenuto anche dalla commovente umanità di nonna Tonia, passato dal food truck di culto La Polpetteria per approdare adesso a un locale, Ta-ttà in via Porro Lambertenghi 13 a Milano.
La sezione con Le Classiche si apre con una madeleine proustiana, la Tradizionale cotta nel tipico sugo italiano che sa di casa.
Da manuale le tenere Palle da intingere nella stuzzicante maionese allo zenzero.
Modello falafel per La Cicerona di ceci di Colfiorito con fresca salsa yogurt in stile tzatziki.
Vince facile la Pollopetta di pollo allevato a terra senza antibiotici, con zenzero, cipollotto fresco, ingolosita da salsa di soia.
Quindi due capolavori: la Fish & Chips di un magnifico baccalà mantecato screziato di chips fritte e la clamorosa Moma di maiale e salame cotto.
Con Le Speciali si alza il tiro e quindi il rischio e con esso il coraggio della proposta.
Riuscito l’azzardo della Ribollita Toscana con cavolo nero, verza, patate, fagioli e pomodorini, tutti prodigiosamente croccanti e uniti dalla mollica di pane semintegrale del panificio San Quaranta.
L’Ardiciocca di carciofi gode di un’irresistibile salsa aioli in cui l’aglio si sente parecchio, per fortuna, vero atto di resistenza culturale in una città con troppi clienti affetti dalla sindrome del “garlic free”.
Le Milanesi che interpretano i mondeghili con lesso di manzo scontano uno spessore ridotto che lascia prevalere la panatura, recuperando in ghiottoneria grazie al contributo della maionese al rafano.
Condivisa con il collega Marco Mangiarotti l’esigenza di sentire una maggiore umidità nell’impasto della Cacio e Pepe in cui è protagonista il pane, con il pecorino Romano Dop e il pepe nero lasciati esplodere nel finale che riconquista golosità.
Il modello è la prodigiosa Carbonara con il suo cuore di tuorlo morbido che avviluppa pecorino, pepe e guanciale.
Consigliatissima la degustazione di tutte le undici polpette, una per tipo.
Tra le altre proposte, formidabile la Lasagnetta con crosta tostata e ben dieci polpette.
Perfette per irrorare ogni declinazione le birre artigianali La Buttiga prodotte a Piacenza, in particolare la Honey ale con miele millefiori dell’azienda agricola Miranti e buccia di bergamotto.
Nota di merito per un personale di rara amabilità, come Greta che accoglie calorosamente gli avventori, mettendoli subito e proprio agio e instaurando un immediato rapporto di autentica empatia.
C’è tanto pensiero dietro questa esperienza, fatta di studi approfonditi, enorme competenza, passione bruciante, ma anche intenso afflato etico che porta a un grande senso di responsabilità nei confronti della lotta allo spreco alimentare e all’assunzione di responsabilità di essere depositari di una missione pedagogica per diffondere la buona educazione gastronomica con un’attività divulgativa popolare di estrema intelligenza.
Roberta insegna che si può volare alto anche mantenendo i piedi per terra, assolvendo il compito nobilissimo di nutrire ogni tipo di cliente con al tempo stesso la legittima ambizione di fare vivere un’esperienza emozionante a chi ha la sensibilità per comprendere quanta raffinatezza e quale sorprendente talento alberghino nella cucina di questo locale.
Nel video che segue abbiamo messo insieme le squisitezze gustate da Ta-ttà, per condividerle con i lettori.
Info: https://www.lapolpetteria.it/home?utm_medium=referral&utm_source=tripadvisor