Cantina Napolini, Sagrantino di Montefalco e vini dal cuore dell’Umbria
La foto della famiglia al completo raffigurata sull’etichetta dei vini: è il modo perentorio e significativo con cui la cantina Napolini di Montefalco, in provincia di Perugia, sottolinea la sua natura di azienda familiare, nel senso più profondo del termine, con tutto l’ordito di conseguenze morali e materiali, come, in primo luogo, l’attaccamento al territorio in cui vive e lavora, nel cuore dell’Umbria, di cui in questo modo diviene inevitabilmente custode e sponsor.
Territorio che si sviluppa a 300 metri sul livello del mare, dolcemente adagiato su una collina incuneata tra Spoleto e Trevi.
Qui dagli anni ’50 del secolo scorso si faceva già vino, ma quello sfuso, dalle potenti rimembranze contadine.
E’ nel 2000 che i Napolini procedono all’imbottigliamento di vini realizzati con sempre maggiore consapevolezza anche del loro peso antropologico.
Come annunciato dal nome del comune di appartenenza, questo è il regno del Sagrantino di Montefalco, tra le massime glorie enoiche italiane, ma allo stesso tempo è radicato anche il vitigno di Grechetto dei Colli Martani, attorniato da altre uve che concorrono alla produzione dell’azienda.
Il Sagrantino di Montefalco di Napolini, in purezza, manifesta una magnifica complessità olfattiva, intrisa di muschio ma anche di afflato balsamico e di una nota di idrocarburo. L’approccio in bocca è gentile e lascia spiccare la sua acidità. Poi emergono marasca, cardamomo e liquirizia, fino a una nota amaricante nel finale che lascia il segno, così come l’importanza del corpo.
Nella versione dolce del Sagrantino Passito, il naso è dominato dall’amarena, la quale si ritrova anche al palato insieme a sfumature di alchermes e visciole, oltre a cioccolato e carruba. Pastoso e abboccato, non rinuncia a una buona acidità che ne alimenta la facilità di beva.
ll Montefalco Rosso è invece un blend di Sangiovese 60%, Sagrantino 15%, Merlot 15% e Montepulciano 10% che si annuncia con un bouquet classico di piccoli frutti rossi, mentre il sorso evidenzia toni minerali e acidità importante, facendo riconoscere sentori di ribes, more e gelsi neri. Il corpo esile non ne nasconde l’intensità alcolica.
Altro blend è il Rosso dei Monti che mette insieme Sangiovese, Montepulciano, Ciliegiolo e Merlot, seducendo l’olfatto con evocazioni fruttate e spezie che innervano anche la beva, la quale scorre agilmente con soddisfazione.
Il Grechetto Colli Martani Vigna di Clara inebria con profumo di mela renetta, mentre conquista il palato con ananas, cedro, zenzero candito e uno stuzzicante tocco sapido.
Pastoso, materico, denso, è da gustare con approccio contemplativo.
A raccontarci la cantina e i vini che produce è Tiziana Scattini, nel video che segue.
Info: http://www.napolini.it/
Distribuzione: http://www.propostavini.com/ricerca-prodotti/?q=napolini