Blanquette de Limoux, da Herpe bollicine più antiche dello Champagne
Il primo spumante al mondo, ben prima dello Champagne che da esso avrebbe preso spunto: i produttori della Blanquette de Limoux sono certi di questi primati e li affermano con forza da anni, basandosi su documenti antichi che certificano la veridicità di una storia ammantata di leggenda.
Tra i massimi e più accorati sostenitori di origini così nobili c’è la cantina Paul Herpe di Narbonne, nella regione dell’Occitania nella Francia meridionale, in particolare nell’area Languedoc-Roussillon.
Gestita oggi da Renaud Herpe con la moglie Soili, riporta sul proprio sito la vicenda della Blanquette, la cui nascita è fissata nel 1531, quando “i monaci di Saint-Hilaire, nei pressi di Limoux, progettarono un vino accolto in una bottiglia di vetro con un tappo di legno legato da un filo”. E’ l’invenzione della Blanquette de Limoux, il cui nome deriva dal vitigno Mauzac, chiamato appunto Blanquette “a causa della lanugine presente sotto le sue foglie”, il quale è “la base dell’assemblaggio che può essere completato da Chardonnay e Chenin”.
In ragione di tali eventi alla Herpe ritengono che Blanquette sia “il primo vino effervescente del mondo”. Infatti lo Champagne sarà inventato soltanto nel 1688, da parte di quel Dom Perignon che si sarebbe ispirato proprio al metodo con cui veniva realizzata da oltre un secolo la Blanquette, a lui ben nota e perfino studiata in loco. Una vulgata avversata da alcuni produttori di Champagne ma confermata da quelli della Blanquette con tanto di documenti ufficiali a loro favore.
Herpe realizza la propria versione con un blend che prevede 90% Mauzac, 5% Chenin e 5% Chardonnay, da vigneti coltivati su terreno argilloso-calcareo a Limoux, le cui uve sono vinificate con il metodo tradizionale del blanc de blancs, quindi con seconda fermentazione in bottiglia e bottiglie “affinate su listelli e conservato in cantine sotterranee”.
Il bouquet ha profumi di terra coltivata, campi fioriti e frutta in appassimento, mentre il palato riconosce chiaramente la mela cotogna insieme a tè verde, curcuma e pera Williams. Sorso spesso e materico ma morbido, perlage finissimo e fitto che titilla le papille gustative, è un grandissimo vino, il cui enorme pregio organolettico è pari all’intensità del fascino della sua straordinaria vicenda.
Vicenda che ci siamo fatti confermare da Renaud Herpe, produttore di questa meraviglia con l’azienda di famiglia: il suo racconto nel video sottostante.
Info: https://www.paul-herpe.fr/
Distribuzione: http://www.propostavini.com/prodotti/bollicine/blanquette-de-limoux-brut-herpe-prodotto