Gli oli da cultivar autoctone della Sardegna dell’Accademia Olearia
Esperienza secolare nel rapporto con l’ulivo per la famiglia Fois che da quattro generazioni “coltiva, raccoglie e trasforma le olive che crescono nelle terre circostanti alla città di Alghero”. Oggi alla guida c’è Giuseppe Fois che traduce tutta questa storia negli oli extra vergini d’oliva dell’Accademia Olearia, “principalmente di cultivar Bosana, integrate dalla presenza di altre cultivar, autoctone e nazionali, con lo scopo di migliorare ed arricchire le caratteristiche organolettiche e qualitative degli oli prodotti”.
La lavorazione prevede una raccolta delle olive “effettuata con l’ausilio di mezzi meccanici e esclusivamente dalla pianta, non appena i frutti iniziano l’invaiatura, da metà ottobre, fino a tutto il mese di dicembre”, per poi essere frante in un moderno impianto a ciclo “entro un tempo massimo di 12 ore dalla raccolta”.
Ad attrarre il nostro interesse è stato soprattutto il progetto dell’azienda di valorizzare le qualità di olive autoctone della Sardegna, con gli oli monocultivar di Bosana, Tonda di Cagliari, Semidana e Nera di Oliena.
La Bosana si concentra nel nord ovest dell’isola e propone al palato carattere amaro e spiccato afflato piccante. La Semidana è tipica della zona di Oristano ed è caratterizzata da poco amaro e una prevalenza del piccante. La Nera di Oliena si trova tra Barbagia e Ogliastra, sviluppando profumi intensi ma proponendosi gentile al palato. La Tonda di Cagliari, dal sud della Sardegna, è equilibrata e per questo molto apprezzata dagli esperti.
A parlarci di questo progetto è Antonello Fois, nel video sottostante.
Info: https://www.accademiaolearia.com/