Birra Agricola Ticinensis La Morosina, autoctona del Basso Milanese
La birra autoctona è il futuro dei piccoli agricoltori lombardi? Ne sono convinti all’Agribirrificio La Morosina che nella tenuta di Corte de’ Cistercensi a Morimondo hanno indirizzato la propria attività agricola verso la produzione di una birra veramente territoriale.
Qui infatti seguono personalmente l’intera filiera, fin dalla semina dei cerali, orzo e frumento, a cui hanno affiancato la coltivazione del luppolo in ben quattro cultivar diverse.
Sempre con le loro mani eseguono la trasformazione del cereale grezzo, l’orzo, in malto. Nelle loro birre così si trovano esclusivamente le proprie materie prime.
Birre ad alta fermentazione che mettono in risalto le caratteristiche organolettiche donate dalla terra lombarda. Quindi niente ricette americane né tedesche, ma un’elaborazione personale ispirata al territorio.
Siamo nella zona occidentale del Basso Milanese, un tempo vocata alla produzione del gorgonzola: “facevamo monocultura di mais”, ci raccontano, “ma si tratta di una coltivazione che al giorno d’oggi non permette più alle piccole aziende agricole di sopravvivere”. Da qui la carta vincente di convertirsi alla trasformazione, idea seguita da tante aziende lombarde di piccole dimensioni, le quali hanno magari puntato verso il settore della panificazione.
“L’azienda Agricola Cascina Morosina è situata in uno dei primi insediamenti colonici della pianura alluvionale del Parco del Ticino, confinante con la via Mercatorum, costruita dai romani per collegare il lago di Como con la città di Pavia”, informano sul sito.
Da qui la consequenziale denominazione per il loro prodotto di Birra Agricola Ticinensis, il cui progetto viene inteso come “il risveglio di un’antica tradizione legata al territorio del Parco del Ticino”, nella cui Valle non più tardi di un secolo fa “la birra era prodotta utilizzando materie prime coltivate e lavorate all’interno delle Aziende Agricole”, tanto che “orzo, acqua e luppolo hanno da sempre dissetato e rinfrescato gli abitanti di questa realtà rurale”.
Il segreto di queste birre è la luppolatura in fiore che permette di mantenere profumi e sapori integri, particolarmente accesi. Caratteristiche uniche ottenute grazie a cultivar di luppolo selvatico autoctono della Valle del Ticino alla cui buona riuscita collaborano ricercatori dell’Università di Milano.
Tre le tipologie di birra, tutte non filtrate né pastorizzate.
La Bionda è presentata come fragrante e fresca, avvolta dal dolce del malto, accompagnata dalle note amaricanti del luppolo. La Rossa, birra da meditazione, ha aroma intenso e fruttato, con lieve sentore di agrumi maturi. La Weizen è erbacea e fruttata, dal gusto morbido e mielato, con note di banana.
Per tutte vale una netta sensazione di originalità. Hanno il colore vivo della natura, una schiuma così persistente che ti sembra di poterla masticare, mentre il naso si inebria della freschezza aulente dei fiori del Parco.
E’ grazie a questa qualità che il rilancio dell’agricoltura lombarda può passare anche da una birra artigianale.
Ascoltiamo Filippo Ghidoni, anima di questa illuminante realtà.
Info: www.la-morosina.it