Catalogo 2020 di Proposta Vini: nuove cantine e nettari vulcanici
Sarebbe la presentazione di un catalogo di prodotti vinicoli, ma ha la medesima importanza di un Salone del Libro, di una mostra del cinema, di una Fiera d’Arte contemporanea, perché il distributore enoico Proposta Vini è in realtà uno dei principali soggetti della Cultura del nostro Paese, la cui azione quotidiana accresce il livello intellettuale della nazione, oltre ad appagare magnificamente i palati degli appassionati.
Per questo l’organizzazione di ogni evento di Proposta Vini ha un piglio dichiaratamente didattico, poiché insegna il valore della cultura materiale e il suo intreccio con le vette del Pensiero, ribadendo l’identità della nazione attraverso una mirabile osmosi di antropologia e tutela della biodiversità, nel segno del vino sì, ma alla luce della filosofia che lo genera.
Dimostrazione lampante di quanto abbiamo appena affermato è l’introduzione al catalogo che ben prima di parlare di vino è piuttosto incentrata niente meno che sulla musica colta. Tutto ruota intorno al concetto per il quale “certe musiche si comprendono veramente solo se legate geograficamente al tempo storico nel quale sono state composte”, particolarità che “continueranno a esistere se non verranno soffocate dalla globalizzazione selvaggia che tutto uniforma e omogeneizza”. Da qui la speranza che “anche per il vino il vento spinga nella direzione di dare valore alle diversità”, ma “perché questo avvenga dobbiamo operare affinché le varie realtà si possano esprimere, far sì che ci siano uomini che le sappiano vivere e tramandare e che continuino a esistere storie da raccontare”. Quindi se “non ci è difficile, ascoltando il Fado, immaginare Lisbona o Coimbra, cosi sarebbe bello succedesse anche bevendo um Vinho do Alentejo”.
La conclusione è “si può (ri)vivere qualcosa che si conosce o che si è già vissuto e certa musica, come certa arte, come certi vini li apprezziamo dal punto di vista artistico o estetico o gustativo, ma per goderli fino in fondo dobbiamo saperci calare nel tempo e nel luogo dal quale provengono, conoscere chi li ha prodotti, a quali tradizioni si rifanno e perché”.
Dietro parole così dense e significative c’è la sensibilità dal titolare dell’azienda, Gianpaolo Girardi, tra i più lucidi intellettuali che abbiamo, la cui estesa erudizione viene applicata anche al mondo vitivinicolo, per grande fortuna del vino.
E’ grazie a questa profondità d’animo che in Proposta Vini vengono valorizzate anche e soprattutto le piccole produzioni familiari pregne di valori agricoli e morali, disegnando una mappa geo-etica della produzione vinicola.
La presentazione del catalogo si è svolta come di consueto la terza settimana di gennaio, nella cornice di un hotel sulla sponda veronese del lago di Garda, dove si sono ritrovati quasi centocinquanta produttori che hanno presentato le proprie referenze a rappresentanti e operatori dei media.
L’afflato pedagogico dell’impresa riguarda anche la comunicazione interna, così è stato allestito un focus sui Vini vulcanici, argomento presente pure sul catalogo, in cui si spiega che “per ragioni legate alla composizione geologica del terreno, all’esposizione e alla stessa ubicazione geografica, i vini provenienti da uve coltivate sui terreni vulcanici sono unici”, perché in essi si esalta la mineralità ed emerge, secondo l’esperto Salvo Foti, “una sensazione netta di sapidità accompagnata sempre da una piacevolissima e persistente acidità”, senza trascurare che “coltivare uve su terreni vulcanici significa essere custodi di conoscenze ancestrali e possedere una fisicità dinamica, necessaria a sopportare il duro lavoro”.
Tra le cantine presenti rientranti in questo ambito, si sono fatte apprezzare Cortenera, Antiche Cantine Migliaccio, D’Amico Salvatore, Sive Natura, Villa Dora, Villa Puri, Masseria Felicia, Giovanni Menti, Sassotondo, I Vigneri.
L’iniziativa è stata anche l’occasione per presentare le nuove aziende rappresentate, tra le quali figurano Amandum, Bolzicco, Ca’ Du Ferrà, Caleffi, Castel Noarna, Cortenera, De Vigili, El Hijo Prodigo, Fattoria Nannì, Grisard, Muraro, Il Cavaliere, Klanjscek, Kocjančič Rado, La Vrille, Lunarossa, Noventa, Pianbello, Pierre Morlet, Prinčič, Ronco Scagnet, Tarlao, Tenuta La Casetta.
Tutto con il coordinamento inappuntabile e appassionato di Federica Schir.
Abbiamo chiesto ad Andrea Girardi di riassumerci le peculiarità del catalogo 2020 di Proposta Vini: lo ha fatto nel video seguente.
Info: http://www.propostavini.com/eventi-e-news/presentazione-catalogo-2020