Il libro di Salvo Foti su “Come bere bene” in edizione digitale
In questo periodo di crescita degli e-book, si apprezza particolarmente l’arrivo dell’edizione digitale di Come bere bene, un volume del 2010 di uno dei più apprezzati e influenti intellettuali dell’enologia italiana, Salvo Foti, creatore di capolavori in bottiglia nella sua Sicilia, in particolare sull’Etna dove si trova il quartier generale, in quel di Milo (CT): si trova su Amazon in formato Kindle (https://www.amazon.it/dp/B0872FZTRV/ref=cm_sw_em_r_mt_dp_U_Q6BLEbB80EGRT).
Arricchito dalle suggestive illustrazioni di Carlo Blangiforti, nella presentazione si legge che “ogni bottiglia di vino è un libro che va letto con attenzione, di cui dobbiamo conoscere l’autore, l’ambientazione e quando è stato scritto: da esso apprenderemo una storia ogni volta diversa e sempre riconducibile a un territorio, a dei vitigni e alla cultura degli uomini che lo hanno prodotto”.
Concetti che si ritrovano nell’introduzione, in cui si specifica che “prima di valutare o criticare un vino (così come dovrebbe farsi per le persone), è necessario documentarsi sulla bottiglia oggetto della nostra degustazione, dobbiamo far precedere la conoscenza al giudizio”. Questo perché “l’equilibrio, l’armonia è per un vino qualcosa di intrinseco, di immediata verifica da parte di tutti i nostri sensi, udito compreso (ogni vino versato nel bicchiere ha il suo suono), che viene da molto lontano: dall’uva, dalla vigna, dal vitigno, dall’ambiente (clima e terreno) dall’Uomo (individuo e cultura)”. Da qui la considerazione che “il nostro modo di essere, così come per il vino, è relativo e dipende dall’ambiente (la zona) in cui si vive, dal proprio passato (la vigna e i vitigni), dal presente (l’annata), dalla propria cultura (il viticoltore, il vinificatore), dal momento (la vinificazione), dal futuro (l’affinamento)”.
Si passa quindi alla definizione dell’atto della degustazione, la quale “si fa per due motivi ben precisi: il primo perché, anche se l’analisi chimica individua chiaramente ed oggettivamente i vari componenti, non individua né valuta i loro stimoli sui sensi dell’uomo; il secondo perché, essendo il vino una bevanda, risulta evidente che qualità e pregi possono essere verificati e giudicati solo attraverso l’assaggio, in fondo il fine ultimo è proprio quello di berlo”.
Ne scaturiscono precise regole: il vino deve essere bevuto a sorsi e non tracannato; l’assaggiatore non deve essere raffreddato, non deve degustare dopo aver fumato o nell’immediatezza di un pasto abbondante; degustare i vini per gruppi omogenei (bianchi, rosati e rossi), iniziando dai bianchi per passare dopo ai rosati, in seguito i rossi: i vini dolci e/o liquorosi vanno degustati sempre in ultimo; tra i vini dello stesso colore assaggiare prima i più leggeri e giovani d’annata; spezzare l’assaggio tra un vino e l’altro con grissini, pane neutro o acqua pura; il locale adibito alla degustazione deve avere una buona luminosità diffusa e l’assoluta assenza di odori estranei.
E ancora: “la forma dei bicchieri, di cristallo incolore, trasparente, liscio, deve essere a tulipano in modo da concentrare i profumi e gli aromi; l’assaggiatore deve maneggiare il bicchiere prendendolo per il gambo (per evitare interferenze di probabili odori provenienti dalle mani); la temperatura ideale di degustazione del vino deve essere di circa 18 °C per i vini rossi, liquorosi e dolci, e 10° C per i bianchi, rosati e spumanti; i migliori risultati nella degustazione di un vino si raggiungono con una buona tavola e soprattutto con una buona compagnia”.
Note tecniche accompagnate da continui confronti con le relazioni sentimentali, trovando diversi punti di contatto e metafore per assimilare il vino all’amore, con moniti di saggezza come questo: “la persistenza aromatica in una storia d’amore si valuta non in secondi come nel vino, ma in anni! Salute e amore a tutti!”.
Per avere un’idea del mondo enoico dell’autore, basta guardare il video sottostante, con immagini della sua attività quotidiana alle prese con tutti gli aspetti della produzione del vino.
Info: http://www.ivigneri.it/territorio.php?language=it