Vini del Friuli di Tenuta Pinni, infinite sensazioni ispirate dall’arte
Un’azienda vitivinicola che individua la propria musa ispiratrice nell’arte non può che catturare gli animi degli appassionati più colti del nettare di Bacco, quindi è decisamente intrigante l’approccio con la Tenuta Pinni che nel suo trasmettersi all’esterno tocca le corde della cultura disseminando la narrazione di sé di suggestioni erudite e sfumature poetiche.
E’ così che la sede di San Martino al Tagliamento in provincia di Pordenone diventa un angolo di paradiso in cui il tempo si è fermato e “dove il tramonto porta via il sole e la bellezza del giorno”, nella cui terra si prova ad ascoltare “il suono ondulato delle foglie di vite sospese nell’aria”, mentre “il vento accarezza la terra che ha partorito i frutti da noi bevuti” e l’autore si perde a “distillare quei versi che il vino può creare o disfare”.
Un’ode che si estende continuamente alle peculiarità uniche del territorio del Friuli “vocato da sempre alla vinificazione” e per questo in grado di offrire uve di pregio da curare con massima attenzione dal vigneto alla cantina.
I fratelli Francesco e Roberto Pinni seguono personalmente tutte le fasi della lavorazione, dalla cura dei vigneti al processo di vinificazione, dichiarando di rinnovare ogni anno le tecniche ma rispettando la tradizione locale del settore, del quale la tenuta è un’antica testimonianza visto che le sue cantine risalgono al 1687.
Nella prassi produttiva, per i rossi si privilegia il rapporto con il legno, con passaggi in tini, botti di rovere e barrique francesi.
Particolarmente identitario il Refosco dal Peduncolo Rosso che si presenta al naso con un fitto profumo di muschio mentre in bocca è vellutato e minerale nell’esprimere lampone, carruba, fragola e visciola: corposo e meditativo, si fa apprezzare anche per la sensibile acidità.
Il bouquet del Merlot condivide con il precedente il sentore di muschio cui aggiunge idrocarburi e note ipogee, mentre il palato si bea di liquirizia, corbezzolo, pepe nero e cacao amaro. Una gentile acidità rende più leggero un sorso importante che brilla anche per complessità aromatica. Finale lunghissimo e cangiante tra spezie e zuccheri.
Tra i bianchi spiazza il Sauvignon con un curioso bouquet che evoca la roccia e vegetazione bagnata, per assestarsi cremoso al palato, sollecitando pera Madernassa, susina gialla, yuzu e un cenno di asperula.
Più nel segno della classicità lo Chardonnay dal corredo olfattivo floreale che si mostra amabile e zuccherino nel suggerire pesca nettarina, albicocca e ananas, il tutto in un corpo leggero e un sorso innervato da intensa aromaticità.
Sprigiona infine massima carica seduttiva il Traminer Aromatico con il suo turbinio di frutta esotica sotto un naso vellicato da spezie orientali, ingolosendo con un pizzico di sapidità.
Abbiamo approfondito la conoscenza di questi vini direttamente con il produttore Roberto Pinni nel video sottostante.
Info: http://www.tenutapinni.it/
Distribuzione: http://www.propostavini.com/ricerca-prodotti/?q=TENUTA+PINNI