Ristorante Da Nicolino a Termoli regno del Brodetto termolese di Tornola
Tornola indica storicamente il promontorio in cui milleseicento anni fa si rifugiarono per sfuggire ai barbari coloro che diedero così vita al primo nucleo di Termoli e ancora oggi con quel toponimo si tende a indicare il meraviglioso Borgo Antico della città: pertanto se una ricetta include tale termine come sua provenienza, vuol dire che si tratta della preparazione più strettamente locale e identitaria che ci possa essere, come accade proprio con il rinomato Brodetto termolese di Tornola.
Provare questa specialità in un locale che si affaccia esattamente sull’ingresso al Borgo è già garanzia di aderenza territoriale alle origini della pietanza, come accade con il ristorante Da Nicolino ubicato in via Roma 11 in questo bel comune della provincia di Campobasso in Molise.
Si tratta di uno dei locali ormai storici di Termoli, essendo aperto dal 1975, gestito dalla famiglia Caruso con l’intento di proporre “una cucina semplice e di qualità, con tante specialità a base di pesce”, quello fresco dell’Adriatico.
Sono gli stessi gestori a informare sul proprio sito che “chi sceglie Da Nicolino torna sempre per gustare due dei piatti tipici della cucina locale: il Brodetto alla termolese (Zuppa di Pesce) e i Calamari ripieni in purgatorio” e noi abbiamo voluto seguire questa preziosa indicazione.
Qui u’ bredette ha un valore sacro ma democratico, tanto che il locale ne fornisce generosamente la ricetta, dalla quale si evince il suo goloso segreto: fortemente caratterizzante la presenza del peperone verde dolce che trasferisce le sue note inconfondibili in una zuppa in cui vengono immersi pomodori pelati e il pescato fresco, il quale in base alla giornata può contenere seppie, calamari, cicale o pannocchie, sogliole, merluzzi, triglie, gallinella o testa, un trancio di razza, scampi, cozze e vongole.
Così diventa una prelibatezza clamorosa, la quale in origine era “il piatto povero dei pescatori dell’Adriatico che utilizzavano il pescato invenduto fatto per lo più di pesci di piccole dimensioni e a cui aggiungevano, quando il pesce era insufficiente, dei pezzi di scoglio con alghe e molluschi”.
Qui viene cotto e servito nel coccio, una ciotola di terracotta che cede il suo sentore torbato al magnifico Brodetto in essa contenuto, il quale a sua volta esplode di tutto il corredo organolettico del peperone, associandovi un’infinita dolcezza bilanciata dal ghiotto tocco acido del pomodoro pelato lavorato ancora a mano. Come da irrinunciabile tradizione, questo miracolo va divorato mentre si intinge nell’incredibile intingolo un meraviglioso autentico pane casareccio che ancora profuma di forno…
… ma si può (e si deve…) anche aderire al rituale che prevede l’arrivo a tavola di una pasta spezzata in bianco perfettamente al dente…
… a cui aggiungere lo stesso brodetto di pesce…
… fino a creare praticamente un’altra portata nella portata, la cui fenomenale bontà conduce alla pura commozione.
Stiamo parlando di una delle esperienze gastronomiche più intense e imperdibili del mondo, la quale vale decisamente il viaggio.
Non tradiscono le aspettative nemmeno i deliziosi e tenerissimi Calamari in Purgatorio, con il loro ripieno che mette in evidenza una fantastica cipolla.
Anche qui, un intingolo da perdere la testa.
Da aggiungere ancora un capolavoro, gli Scampi alla Tornola cucinati nella terracotta, tuffati in una salsa di pomodoro sublime…
… in cui intingere ottimo pane abbrustolito.
A tutto pasto si rivela perfetto l’abbinamento con il Dajje, versione rosè della meravigliosa uva autoctona Tintilia in purezza, vino realmente a chilometro zero visto che è prodotto dalla cantina Cieri di Termoli: stupendo già il bouquet di rosa e corniola, mentre in bocca emerge la sapidità associata a ciliegia e ribes; spiccata l’acidità in un sorso ammaliante che brilla pure per la sua persistenza.
Da provare anche il sorbetto della casa.
Ai tanti meriti del ristorante va aggiunta una gentilezza impareggiabile da parte del servizio che ti fa sentire accolto nel migliore dei modi e coccolato per tutto il tempo della permanenza nel locale, contribuendo a rendere tutto indimenticabile.
Info: http://www.ristorantenicolino.it/