I vini di Damijan Podversic, poesie della terra goriziana
Una collazione di citazioni colte quanto eclettiche che variano da Antoine de Saint Exupèry a Charlie Chaplin, passando per l’imprescindibile “il vino è la poesia della terra” di Mario Soldati: si presenta così sul suo iconico sito Damijan Podversic che fa vino erudito nel territorio di Gorizia.
L’assunto più forte è aristotelico, perché Damijan fa proprio il concetto secondo il quale “la natura non fa nulla di inutile”, pertanto anch’egli asserisce che “nel percorso del viticoltore è importante capire il ruolo della natura”.
La considerazione è che “al giorno d’oggi non si è più abituati ad ascoltarla ma facendo attenzione ai suoi colori, profumi e cicli tutto diventa più chiaro”. Pertanto “il lavoro più importante del vignaiolo è legato al vigneto, perché per fare un grande vino ci vuole: una grande terra, una grande varietà e un seme maturo”.
Terra che in questo caso è composta da marna e arenaria che la rendono “vocata per la frutticultura data la sua caratteristica di trattenere l’acqua nei periodi estivi che regala al vino la sua mineralità”.
Una terra sulla quale vegetano a meraviglia preziosi vitigni autoctoni come Ribolla Gialla, Malvasia Istriana e Friulano.
In cantina invece “fa da padrone il tempo”, pertanto “nei primi mesi il vino viene firmato attraverso la macerazione estraendo la croccantezza del frutto, la mineralità del territorio e il ritmo dell’annata, dopodiché rimane per tre anni nel grembo di legno delle botti e un anno in bottiglia”.
Sul piano delle uve locali, abbiamo trovato il perfetto archetipo nella vinificazione della Ribolla Gialla con i suoi profumi di cotogna mista all’argilla, condita da sensazioni palatali di confettura di pesca, susina, mandarini, fino a note vegetali amaricanti di asperula.
La sua acidità stimola la beva e la rende golosa.
Sul piano della complessità e delle capacità vignaiole, la pietra angolare è il Kaplia Bianco selezione 2005 che mette insieme Chardonnay al 50%, Friulano al 30% e Malvasia Bianca al 20%, scatenando all’olfatto echi di albicocca essiccata, mentre la bocca avverte karkadè, prugna e mango.
Corpo elegante e beva snella, il sorso è ingentilito da una buona acidità.
Il corredo dei bianchi è arricchito da una Malvasia insolitamente gentile nell’esprimere i suoi descrittori, attingendo per i sentori da altrettante sensazioni vegetali di prodotti dell’orto che si sposano con suggestioni di zafferano e tè verde.
Di grande interesse la visione del Friulano secondo Damijan, qui chiamato Nekaj e spinto all’esaltazione di profumi e note zuccherine su un tappeto di sapidità e screziature erbacee.
Forte la personalità inedita del Pinot Grigio di questa cantina che lascia liberi di esprimersi profumi floreali e un ventaglio organolettico che varia dal ribes bianco al gelso americano, con una sensibile impronta minerale.
Per tutti questi bianchi è evidente una filosofia produttiva che punta a uno spessore dei vini carnoso e materico dove la lunga macerazione è sempre evidente e protagonista.
Il rosso della casa è il Prelit che assembla Merlot al 70% e Cabernet Sauvignon al 30%, sprigionando un magnifico bouquet di more, mentre al palato ai piccoli frutti rossi si affiancano cacao, gelso nero, visciola e un tocco di liquirizia.
Intensamente zuccherino, di buona acidità, presenta una beva golosa e scorrevole.
Abbiamo chiesto ulteriori particolari su questa affascinante produzione proprio a Damijan Podversic che ci ha risposto nel video sottostante.
Info: https://www.damijanpodversic.com/
Distribuzione: https://www.propostavini.com/produttori/produttore/damijan-podversic