Vini di Moscato della Pianbello, da uve coltivate tra Canelli e Loazzolo
Il Moscato piemontese ha sempre più declinazioni e quindi allarga lo spettro della sua complessità sensoriale, come dimostra la parte di produzione riservata a quest’uva dalla cantina Pianbello che si trova nella vocatissima zona di Loazzolo, in provincia di Asti.
Siamo proprio nel cuore della migliore espressione del Moscato, visto che anche la celebre Canelli si trova qui vicino, con tutto il suo carico di storia per la produzione di vini dall’amatissimo vitigno in oggetto.
Da vigneti tipici delle colline Canellesi infatti arriva il Segreto, interpretazione dell’emergente Moscato secco che offre al naso note di pasticceria, mentre in bocca si presenta cremoso e denso nell’offrire yuzu, vaniglia e melone.
Gradevolissimo e goloso, condividiamo il suggerimento del produttore di abbinarlo ad “antipasti, primi piatti di magro e secondi piatti delicati, ottimo come aperitivo ed abbinamento con i dolci tipici Piemontesi”.
L’irresistibile classico Moscato d’Asti dolce invece brilla d’un magnifico colore dorato giottesco, profuma di miele di zagara e sa di limone, zucchero di canna grezzo, crema pasticcera e pesca nettarina.
Organoletticamente strepitoso, una delle più alte vette nel suo genere.
Deriva da uve di Moscato bianco in purezza provenienti dal sud Astigiano il Pianbè dei Surì che, pur confermando descrittori consueti e aromi noti, dall’impatto floreale al carattere agrumato, inserisce poi ventate erbacee con richiami all’alloro e cenni di camomilla.
Spettacolare la versione passita del Loazzolo, presentato come vino rarissimo prodotto con uva Moscato coltivata esclusivamente nell’omonima località, la cui raccolta “viene fatta tardivamente a mano con due o tre scelte per ottenere un’ottima gradazione zuccherina”, mentre “l’uva è lasciata appassire naturalmente su graticci o cassette da 2,5 kg. per circa sessanta/ novanta giorni”.
Ne deriva un nettare di rara raffinatezza, dove tutti i caratteri già noti si condensano e ispessiscono, così il naso è invaso da campi in fiore e la bocca è un tripudio di mango essiccato, ananas candito e albicocca sciroppata.
Su questa produzione abbiamo intervistato Gianluca Scaglione che ci ha spiegato le peculiarità dei vini descritti nel video sottostante.
Da ricordare che la cantina produce anche ottime espressioni di bollicine Alta Langa distribuite da Proposta Vini, di cui vi abbiamo già parlato in questo apposito articolo: http://www.storienogastronomiche.it/cantina-pianbello-dalla-provincia-asti-le-bollicine-dellalta-langa/ .
Info: http://www.pianbello.com/