Il recupero di oliveti abbondonati nella Tuscia, oro oleario dell’Etruria
E’ sempre una buona notizia il recupero di oliveti abbondonati dall’incuria, come quello operato “da un giovane imprenditore nella Tuscia, Pierluigi Presciuttini, cresciuto nell’azienda di famiglia a Montefiascone, in provincia di Viterbo, un frantoio creato dai suoi genitori nel 1962”, il quale dal 2016 “recupera gli oliveti abbandonati delle campagne circostanti, per mantenere il prodotto vicino al frantoio” anche per salvaguardare il territorio.
Attualmente gestisce circa tremilacinquecento piante dalle quali ottiene le olive che sono raccolte e frante per dare vita all’olio …diNotte, così chiamato perché la raccolta delle drupe viene effettuata in orario notturno, al fine di evitare “i processi di ossidazione dovuti alla luce solare”, mentre “le temperature più basse non innescano processi fermentativi”.
Da questa opera di recupero nasce un’associazione di promozione sociale che ha preso atto della presenza nella sola Tuscia di oltre centomila piante abbandonate.
Proprio da tale evidenza è partita “l’avventura di Pierluigi che, pianta dopo pianta, è arrivato a recuperarne oltre tremilacinquecento” assieme a un gruppo di amici “che si sono appassionati nell’avventura tanto da avere necessità di rendere questa attività strutturale e continuativa” dando vita all’Associazione di Promozione Sociale Gli Olivi di Etruria “che si prefigge di recuperare il patrimonio olivicolo e oleario dell’Etruria intera, attraverso manifestazioni, degustazioni, corsi di assaggio ed iniziative gastronomiche legate al mondo dell’Olio di Eccellenza”.
Un modo virtuoso di unire esigenze commerciali e presidio del proprio ambiente di riferimento.
Info: tel. 3337762483