Mangiare per mare: terminologia e caratteristiche
L’uomo naviga da millenni. Fin dall’inizio, uno dei principali problemi di chi va per mare è stato rappresentato dal cibo: fonte di sussistenza, di conforto, di identità, ma anche di grandi difficoltà, dovute ai problemi di reperimento e di conservazione.
Qual è l’alimentazione migliore per chi naviga?
Quale cibo conviene portarsi in viaggio?
In che modo conservarlo?
In quali quantità consumarlo?
Come renderlo gustoso?
Questioni di autentica sopravvivenza, soprattutto nel periodo eroico della navigazione, prima dell’avvento delle moderne tecnologie. Ma è anche una questione di poesia: tanta letteratura dedicata all’epopea del mare ha raccontato o almeno citato il rancio di bordo: lo hanno fatto Melville, Stevenson, Kipling, Verne, Salgari, Conrad, London, Goldoni, Coleridge. Chi più chi meno, ha citato la sobrietà dei marinai che immergono la galletta nella zuppa, l’odore di una cucina dai sapori forti, l’attaccamento al rhum, piccolo vezzo in una quotidianità fatta di pasti consumati velocemente e senza comodità, in cui non c’era spazio per la gola.
La storia del mangiar per mare va dagli Egiziani ai Fenici, dai Greci ai Romani, passando per il Medioevo, la Marina Pontificia, l’epopea dei grandi navigatori e la Regia Marina, fino ai giorni nostri. Un percorso acquatico che ha mantenuto sempre alcuni tratti distintivi: la costrizione a preparare pasti in spazi angusti, l’essere esposti ai fattori atmosferici, il doversi cibare di corsa tra un turno di guardia e l’altro. Eppure, anche nell’ambiente piccolo e circoscritto di una nave, dove le relazioni interpersonali vengono fortemente modificate, si è riusciti a preservare il carattere essenziale del cibo, a fianco di quello prettamente nutritivo: la convivialità.
Tutto questo è stato oggetto di uno studio da parte del Capitano di Vascello Alessandro Pini: il Comandante ce ne racconterà gli esiti in dieci appassionanti interventi.
Per iniziare, partiamo dalle fondamenta…
Si ringraziano lo Stato Maggiore della Marina Militare e l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia (A.N.M.I.).
Info: www.marina.difesa.it