L’importanza della stagionatura nei nuovi sigari ammezzati Toscano
Le nuove emissioni delle Manifatture Sigaro Toscano partono dalla considerazione che “le cose buone hanno bisogno di riposare prima di essere gustate: la stagionatura, infatti, è l’alleata perfetta per la realizzazione di molti preziosi prodotti del Belpaese, compresi i nostri”: è così che prendono vita i sigari ammezzati Toscano Extravecchio e Toscano Classico in versione lungamente stagionata in un nuovo formato.
Vengono proposti “con un’extra maturazione di oltre 9 mesi in un nuovo pratico formato che riprende le storiche confezioni vintage di fine anni ’50”.
Il Classico (https://www.clubamicideltoscano.it/sigari/mezzi-sigari-toscano-classico/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=febbraio) “con i suoi oltre 80 anni di vita può essere considerato il legittimo erede del fascino ottocentesco dei primi sigari Toscano con tabacco italiano”: venne infatti presentato al pubblico nel 1930, anno che non a caso “segna un deciso miglioramento qualitativo dei tabacchi Kentucky coltivati in Italia”.
Il blend di oggi è analogo al suo capostipite in formato lungo, comprendendo “i migliori gradi di ripieno pesante (foglie apicali) della Valdichiana e della Valtiberina, a cui si aggiunge una piccola percentuale di foglie mediane che permette un equilibrio della miscela”: sono sigari che “microfermentano a lungo nelle celle di stagionatura nelle quali rimangono almeno 9 mesi, rendendoli i sigari ammezzati più stagionati dopo l’iconico sigaro Toscano del Presidente”.
In fumata dal Club Amici del Toscano notano che “si evidenziano aromi piccanti con note tostate e speziate: la sua extra maturazione sottolinea il suo carattere spigoloso e ruvido, mettendo in evidenza le tipiche note speziate e legnose”.
Il sigaro Toscano Extravecchio (https://www.clubamicideltoscano.it/sigari/mezzi-sigari-toscano-extravecchio/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=febbraio) segue lo schema del precedente, ma “deve gran parte del suo gusto peculiare alla fascia selezionata delle migliori zone di produzione Italiane, ricca di olii e di colore intenso”, mentre “il ripieno pesante di provenienza toscana è completato da una porzione di tabacco della zona laziale di Pontecorvo, tradizionalmente molto forte ed impattante, e da un minimo quantitativo di Kentucky nordamericano”.
In fumata secondo il Club Amici del Toscano “si percepisce sin da subito il suo gusto carico, forte e saziante”, mentre “il blend di ripieni pesanti e di posizione fogliare più alta della pianta determina un sigaro di forza e impatto notevoli”, mettendone in evidenza le tipiche note tostate e piccanti.