Come si fa il Bacio Perugina: la video-ricetta del Maestro Farinelli
Un impasto di valori che nessun altro cioccolatino al mondo può vantare, dalla più sopraffina arte cioccolatiera al rappresentare un’icona mondiale, dal testimoniare il genio femminile al rappresentare il Made in Italy, dal costituire un clamoroso successo di marketing al mantenere l’attaccamento identitario al territorio: ecco perché il Bacio Perugina non è soltanto il celebratissimo dolce che fa impazzire il pianeta ma un autentico simbolo virtuoso, sorretto dall’ulteriore pregio di nascere dall’eccellenza dell’artigianato italiano, come dimostra la sua creazione che l’anno prossimo compirà un secolo di vita.
Era infatti il 1922 quando Luisa Spagnoli ideò la ricetta originale dei Baci Perugina, unendo “cacao pregiato e tante nocciole fragranti per ottenere un morbido ripieno al gianduia, sul quale pose una nocciola intera e che ricoprì con il suo speciale cioccolato, il Fondente Luisa: il risultato fu un piccolo capolavoro dal gusto ricco e dalla forma simile alla nocca di una mano, per questo decide di chiamarlo Cazzotto”.
Soltanto più tardi infatti prese il nome di Bacio, mentre con la sua semplicità associata a una golosità irresistibile conquistava infiniti estimatori.
Merito di “un perfetto equilibrio tra sapori e consistenze”, grazie al rigore con cui ancora oggi tutto in Baci Perugina è unico: “il cuore al gianduia, dalla ricetta esclusiva per Baci Perugina, il Fondente Luisa che li ricopre è realizzato con una tecnica inimitabile che viene custodita gelosamente, allo stesso modo la forma, perfettamente imperfetta, è rispettosa della tradizione artigianale di Luisa Spagnoli”.
Sono soltanto otto gli ingredienti: le nocciole “selezionate dalle mani degli esperti Perugina che le tostano a regola d’arte perché acquisiscano tutta la loro fragranza e croccantezza”, alcune delle quali impiegate per la granella inserita nel cuore al gianduia, altre in cima al cioccolatino.
Il Fondente Luisa che invece ricopre il cioccolatino “è realizzato con un processo di lavorazione segreto e antico che gli dona una finezza superiore”, frutto “della miscela di diversi tipi di cacao, coltivati e raccolti in modo sostenibile, tra cui il pregiato cacao Arriba”, unitamente alla vaniglia del Madagascar.
L’ultimo segreto consiste nel passare il cuore “per ben due volte sotto una colata di cioccolato Fondente Luisa che crea uno strato ricco e avvolgente e dona armonia di gusto e consistenza”.
Un processo di realizzazione che unisce tecnica e grazia, uno spettacolo di talento e sensibilità straordinario, poetico ed esaltante al tempo stesso, al quale Perugina consente di assistere nella sua meravigliosa Casa del Cioccolato a pochi chilometri dal centro di Perugia (http://www.storienogastronomiche.it/casa-del-cioccolato-perugina-emozioni-museo-fabbrica-assaggi/), dove durante l’apertura regolare è possibile “seguire i corsi dei Maestri Pasticceri per creare piccoli capolavori di bontà” anche in prima persona.
Qui il Maestro assoluto è Alberto Farinelli, di cui incantano non soltanto la manualità da fuoriclasse assoluto, ma anche l’empatia carica di gentilezza e la generosa disponibilità.
E’ stato proprio lui a concederci il privilegio di assistere alla creazione artigianale del Bacio Perugina e di documentarne l’intero processo di realizzazione.
Per questo è imperdibile il video che trovate qui di seguito.
Info: https://www.baciperugina.com/it/unico/ricetta-unica