Acquavite di ciliegie in ciliegio, dal genio artigianale di Pojer e Sandri
Nella vasta produzione della distilleria di culto Pojer e Sandri, tra una serie infinita di capolavori, spicca per originalità di concepimento quanto di realizzazione l’Acquavite di ciliegie in ciliegio, autentico trattato di artigianalità da bere.
La materia prima è rappresentata dal 70% di Stevnsbaer e 30% Schattenmorelle, cultivar di ciliegia acida (marasca) e amarena, la cui fermentazione “avviene in serbatoi inox con controllo di pH, acidità e temperatura: la frutta dopo essere stata ridotta in purea con apposita attrezzatura, fermenta in presenza del nocciolo in un’unica miscela costituita dalle due varietà sopra nominate con l’aggiunta di lieviti selezionati per accelerarne il processo”.
Segue la distillazione in alambicco discontinuo a bagnomaria “di nuovissima concezione alla cui progettazione hanno collaborato i titolari stessi”.
Ed eccoci all’invecchiamento, scaturito “da un’idea bizzarra di far invecchiare il distillato di ciliegie in fusti fatti con lo stesso legno di ciliegio” fatti appositamente “da un mastro bottaio dell’Alto Adige con assi segate e non spaccate, ottenute da piante selvatiche” dell’azienda.
Il distillato ad alto grado “invecchia nel fusto per circa 6 mesi, 1 anno”.
In degustazione, al naso è totale l’assenza di aggressività volatile, mentre si assiste al rilascio di delicate note di incenso di sandalo e caramella di carruba, fino a tracce di caffè.
In bocca la ciliegia è il pilastro organolettico che sorregge un impianto sensoriale dove si ritrovano prugne brusche, visciole, olivello spinoso e soursop.
L’acidità è ben controllata, il corpo rotondo e sinuoso, l’alcol affatto invadente.
Una carezza indimenticabile.
Ci racconta questa meraviglia Mario Pojer nel video sottostante.
Info: https://www.pojeresandri.com/acquavite-di-ciliegie-in-ciliegio-selvatico/