Il Castello di Bernalda in Basilicata, la morbidezza dei volumi
E’ tutto un armonioso avvitarsi di volumi conici intervallati dalle volute musicali degli archi, un susseguirsi di rotondità architettoniche e morbidezze strutturali che ne addolciscono l’imponenza, lasciando che la luce lo accarezzi scivolandovi sopra in un continuo abbraccio: anche al solo osservarlo dall’esterno, lascia il segno l’estetica del Castello di Bernalda, monumento simbolo di questo comune in provincia di Matera, in Basilicata.
Il FAI, Fondo per l’ambiente Italiano che l’ha inserito tra i beni culturali più rilevanti del Paese, ricorda che fu costruito nel 1470 anche se “recenti scoperte fanno risalire la presenza di una fortificazione già in epoca normanna” e a sua volta “la forma delle torri fa supporre che possa avere origini angioine”.
Quello che vediamo oggi “fu fatto erigere da Bernardino de Bernaudo, segretario di Alfonso II di Napoli”.
L’edificio ha “una forma quadrangolare e tre torri angolari: questa tipologia architettonica è propria dei castelli costruiti alla fine del Quattrocento”, ma “originariamente la struttura era molto più grande e comprendeva altre torri” (https://www.fondoambiente.it/luoghi/castello-di-bernalda).
Ad alimentarne il fascino, quel suo essere piazzato innanzi allo spazio tendente all’infinito dei calanchi lucani, permettendo di coglierne la natura selvaggia e quella domesticata, le dolcezze agricole e le asperità montuose.
Per il visitatore non si avverte quasi l’esigenza di conoscerne anche l’interno, preferendo magari immaginare chissà quale segreto racchiuso tra le sue mura, le quali in realtà parlano alla sensibilità di chi osserva con le trame dei loro mattoni…
… e scorci che rapiscono con la semplicità.
Il castello si trova nella punta estrema del centro storico rivolta verso la valle del Basento.