Il Po, la Bassa e la sua gente nelle foto struggenti di Gigi Montali
Ci vuole grande sensibilità e predisposizione all’empatia per essere grande autore di foto a carattere antropologico, come Gigi Montali, prolifico autore celebrato da mostre personali e collettive, nonché da importanti pubblicazioni e pubbliche proiezioni dei suoi scatti: qui vogliamo celebrarlo nel momento più intimo, quando racconta la sua terra padana, nella mostra Il Po, la Bassa, la sua Gente allestita qualche tempo fa all’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense.
Un soggetto narrativo a lui caro che parte inevitabilmente dal paesaggio, avviluppato dal soffice abbraccio della nebbia…
… segnato dal passaggio del grande fiume che ne determina ogni aspetto vitale ed estetico al tempo stesso…
… stimolando intorno a esso attività antropiche, dall’epica pesca di sussistenza alla più rustica quanto ingegnosa ingegneria idraulica…
… quindi la caccia, quella corretta e rispettosa d’un tempo…
… e il punto d’incontro d’ogni istanza mana, la cucina, quella fluviale con la sa fortissima personalità…
… grazie a materie prime che raggiungono l’eccellenza proprio per il clima del territorio e la sapienza dei suoi artigiani…
… creando prelibatezze che tutto il mondo ci invidia, onorate perfino dal riconoscimento dell’Unesco…
… scaturite da una sapienza antica unica nel pianeta.
Claudia Cattani sul sito dell’artista ricorda che è parmigiano di nascita e “viaggiando in lungo e in largo le aree più problematiche del terzo mondo ha allenato il suo sguardo a paesaggi maestosi e incontaminati, in cui l’uomo non è che una particella di polvere nella vita che scorre, umile e silenzioso davanti al mondo”.
Viaggi in cui Montali “ha imparato a guardare da vicino il mondo”, imparando a “catturare i valori che costruiscono le comunità, i gesti e le storie che costruiscono la vita dell’uomo, le similitudini molto più delle differenze”…
… raccontando “gli antieroi di ogni giorno e di ogni latitudine, dal Mali alla Pianura Padana, dalle miniere di rubini ai caseifici del parmense”.
Info: http://www.gigimontali.it/