Georges Vesselle, champagne e Pinot nero familiare dalla vocata Bouzy
Un amore così smodato per il suo Comune di residenza da portarlo a farne il sindaco per venticinque anni, una competenza enologica talmente solida da condurlo a essere direttore di vigneti di immensa fama quali Mumm, Perrier-Jouet e Heidsieck Monopole, una visione tanto ampia e prodromica da indurlo a partecipare a innovazioni come l’introduzione dell’elicottero in Champagne per i trattamenti fitosanitari, la piantatrice laser, la coltura in vitro, fino a diventare negli anni ’80 uno dei pionieri nello sviluppo dei vigneti in India: si capisce chiaramente allora perché Georges Vesselle non è soltanto il nome di un grande uomo e un marchio di grandissimi vini, ma anche un autentico monumento territoriale.
Scomparso nel 2009, Georges Vesselle vive ancora nel patrimonio sociale, familiare e agricolo che ha costruito con fierezza e talento quando era in vita, seminando bene anche in casa propria, tanto che i suoi discendenti ne proseguono l’opera con la medesima sensibilità.
Così l’azienda ancora oggi ci tiene a presentarsi come “un Domaine, une Famille”, portatrice della storia di una doppia passione del fondatore, quella per il suo villaggio di Bouzy e l’altra per lo Champagne.
Siamo ai piedi della Montagne de Reims, nel cuore dei vigneti della regione dello Champagne, dove tra la stessa Reims ed Epernay si trova Bouzy, neanche mille abitanti distribuiti in un incantevole borgo “dove la vita è bella”!
Le coltivazioni vinicole della Georges Vesselle si estendono “su 17 ettari distribuiti in tutto il paese a media pendenza, un’esposizione eccezionale che garantisce una perfetta qualità dei vini”, tanto che il vigneto “rivendica la denominazione Grand Cru, un’etichetta molto ricercata in Champagne” .
Lo sanno bene Eric e Bruno, due dei cinque figli di Georges Vesselle, quelli che hanno sviluppato la stessa ardente passione del padre per il vino, tanto da affiancarlo in azienda dal 1993. Ognuno di loro ha un ruolo specifico all’interno del domaine: “Eric in qualità di responsabile di produzione si occupa sia della vigna che della vinificazione, Bruno dirige lo sviluppo aziendale e la comunicazione”, ma i due fratelli “si incontrano regolarmente e procedono insieme a assemblare i vini per creare le diverse annate”.
Annate che nascono dall’eccellenza vitivinicola di Bouzy, località “famosa per i suoi champagne ma anche per i suoi vini rossi (Coteaux Champenois) al punto da aver sposato il nome: Bouzy Rouge”.
Infatti nel vigneto dei Vesselle “il Pinot Nero rappresenta il 90% dei vitigni del Domaine ed è uno dei pilastri dell’identità della Maison, rinomato per la sua finezza e fruttato, producendo vini di grande eleganza, strutturati, lunghi e potenti”. Ma non meno importante è lo Chardonnay, prezioso “negli assemblaggi degli Champagne Georges Vesselle, donando ai vini freschezza, eleganza e vivacità”.
Il Brut Grand Cru mette insieme 90% Pinot Nero e 10% Chardonnay, portando zagara e prodotti di panificazione al naso e in bocca albicocca, pesca nettarina e cedro candito, con una sensibile sapidità che lo rende irresistibile ed eclettico negli abbinamenti.
Il Rosé Brut Grand Cru, blend di annate diverse a cui si aggiunge dal 12 al 15% di Bouzy Rouge, viene definito lo Champagne “preferito dalle donne”, probabilmente per il suo carattere spiccatamente fruttato, dove trionfano lampone e mirtillo.
L’Extra Brut Grand Cru Blanc de Noirs viene da uve di Pinot Nero in purezza che mantengono al naso i descrittori della varietà, mentre spiazzano al palato con inediti accostamenti di susina, mirtillo e fico bianco, uniti a note di finocchio e cannella.
Sorso articolato per intenditori ma universalmente godibile.
Brut Grand Cru Cuvée Juline è prodotto dalla miscelazione delle migliori riserve di Georges Vesselle con un’età media di 5-10 anni, nella misura di 80% Pinot Nero e 20% Chardonnay: punta su un’irresistibile complessità che parte dai fiori proposti all’olfatto per poi proporre al gusto sentori agrumati, speziati, fruttati e perfino torbati.
In ogni sorso, un’emozione, una scoperta, una suggestione, un’avventura.
L’Extra Brut Grand Cru Blanc de Blancs è un 100% Chardonnay che al bouquet impone la crosta di pane, portando nel calice yuzu e cedro candito.
Beva formidabile ingolosita da freschezza e acidità oltre la media.
Chiusura con sua maestà Bouzy Rouge Coteaux Champenois 2009, Pinot Nero Pinot Noir de Bouzy da annata fantastica, prodotto con la conservazione in foudre (da 20 a 35 hl), poi in demi-muid (6,15 hl) e infine in room (2,05 hl): il produttore è certo che “l’assemblaggio di un solo anno rafforza la potenza degli aromi di questo vino preservandone l’equilibrio e la morbidezza”.
Il bouquet è perentorio nel fare esplodere more e pepe nero, mentre un sorso monumentale si impreziosisce di nuance zuccherine e al tempo stesso amaricanti, irradiando alle papille gustative melagrana, gelso nero, barbabietola, con screziature di paprika e di cirmolo.
A descriverci le peculiarità dell’azienda Georges Vesselle e della sua produzione è Gianluca Telloli, il Responsabile Selezione e Ricerca di Proposta Vini che distribuisce queste delizie in Italia.
Info: https://www.champagne-vesselle.net/
Distribuzione: https://www.propostavini.com/produttori/produttore/vesselle-georges/