Vini friulani spontanei Draga, viaggio tra Natural art, macerazioni, fasi lunari e lieviti indigeni
Nella lingua anglosassone interprete della modernità le chiamano keywords, parole chiave buone non soltanto per i motori di ricerca ma anche per sintetizzare concetti e tradurre intere missioni in sineddoche lessicale: “Natural Art”, “vini macerati” e “vini che fanno viaggiare” sono i tre concetti di base intorno ai quali si sviluppa la filosofia etica e la pratica materiale dell’intera attività della cantina friulana Draga di San Floriano del Collio in provincia di Gorizia, da cui scaturiscono azioni quali “no uso di erbicidi, lavorazioni con le fasi lunari, fermentazioni spontanee con lieviti indigeni, no controlli di temperature”, per prodotti “non chiarificati, non filtrati”, frutto di “fermentazioni/invecchiamenti nelle botti di legno”.
Tutto inizia nel 1900 quando Ivan Miklus “acquisì i terreni da destinare alla coltivazione delle viti: con l’aiuto del figlio Franz rinnovò un ettaro di vigneto, scavando a mano il duro terreno fino a 80 cm di profondità”. Posto davanti alla possibilità di una prestigiosa carriera militare, Franz gli preferì “la vita molto più difficile che però gli dava più soddisfazione, lavorare la terra, che allora richiedeva molta più fatica e sudore di oggi”.
In questo modo è nata “nella piccola rimessa della casa la produzione dei vini in botti di cemento, prima sfusi e successivamente anche imbottigliati”.
E’ degli anni ’90 la trasformazione e l’ampliamento dell’originario garage in una piccola cantina, con l’acquisto di alcuni vigneti nella zona Draga.
La scelta di produrre orange wines (vini a lunga macerazione sulle bucce) è datata 2006, per i vini spumanti Metodo Classico di dovrà aspettare invece il 2012.
Come racconta il distributore Proposta Vini, l’azienda attuale “è stata fondata nel 1992 da Anna e Milan e oggi è gestita dal figlio Mitja il quale, con grande cura, ha modernizzato l’azienda con sistemi a basso impatto ambientale: la collaborazione con Proposta Vini è ormai ventennale e, nel corso degli anni, Draga ha saputo stupirci con vini originali ed espressioni veraci del territorio; un esempio è la linea Miklus in cui si ritrovano i vini di un tempo con la sensibilità e la capacità tecnica di oggi: macerazioni prolungate, fermentazioni spontanee con lieviti indigeni; i vini non vengono filtrati, maturazione 2-4 anni in botti di legno, affinamento minimo 6 mesi in bottiglia”.
Tutto questo avviene in un territorio in cui la vite “è presente sin dall’anno 1100 e la posizione per la viticoltura è ideale”, essendo la zona “protetta dalle freddi correnti delle Alpi al nord e accompagnata dalla brezza marina del mare Adriatico al sud”. Si aggiunga che “la posizione dell’azienda è esemplare dal punto di vista del microclima e dalle caratteristiche del terreno, il quale, chiamato localmente ponka, è costituito da marne arenarie di origine eocenica ed è ricco di microelementi” che trasmettono ai vini “le caratteristiche note di mineralità che li rendono unici al mondo”, mentre alla qualità dell’uva contribuiscono molto anche la notevole ventilazione collinare e le escursioni termiche.
I vigneti sono “totalmente inerbiti, lavorati nel massimo rispetto dell’ambiente e soprattutto del consumatore, senza uso degli erbicidi”, mentre la “maggior parte dei lavori nei vigneti, come la vendemmia, i diradamenti o le selezioni di chicchi vengono fatti manualmente nel rispetto delle tradizioni e soprattutto per le scoscese pendenze”.
Inoltre vengono utilizzate bottiglie leggere, si impiega l’energia generata da due impianti fotovoltaici, l’acqua piovana viene recuperata, una sorgente naturale permette l’indipendenza idrica, l’energia rinnovabile per il riscaldamento dei locali aziendali è ricavata direttamente dall’azienda.
Il tutto ricordando il nonno Franz che diceva spesso: “se rispetti la Natura e la terra, loro non ti tradiranno mai.”
La produzione ha la stessa elevata qualità del progetto teorico.
Il Friulano Jakot Miklus Francesco ha intrigante profumo di pera Coscia, mentre al palato si avverte subito una nota di cirmolo che crea una ghiotta impronta amara di rara originalità, cui si affiancano alloro, bergamotto, mela cotogna e albicocca candita.
La Ribolla Gialla Miklus da metodo ancestrale profuma di Madernassa cotta, mentre al palato suggerisce albicocca, cotognata, miele di Sulla, pompia candita, camomilla e fico dottato.
Affascinante il suo velo visivo torbido, mentre la consistenza masticabile la rende un piacere carnoso d’altri tempi.
La Malvasia Collio Miklus propone complessità olfattiva che dirime in carruba e fieno, riportando in bocca alloro, fico caramellato, clementina e melata.
Densissimo, materico, corposo, ha un impeto alcolico pari alla densità del gusto.
Il Pinot Grigio Miklus offre profumi floreali con in evidenza il gelsomino e un corredo organolettico che passa dal ribes bianco alla frutta secca, dal gelso americano alla mela renetta, con una sensibile impronta minerale.
Nella linea Natural Art si fa notare la Ribolla Gialla sui Lieviti che si apre con un bouquet di frutta passita e qualche sentore maltato, mentre in bocca sciorina miele di eucalipto, melangolo candito, pera, genziana e luppolo in fiore.
Irresistibile la sua spinta amaricante che va ad insistere su ricordi ossidativi da approcciare con rispetto, curiosità e predisposizione alla contemplazione.
Il Sauvignon Collio non tradisce il carattere verde del vitigno proponendo al naso erbe officinali con sensazioni balsamiche, cui seguono al palato fiori edibili, maggiorana, topinambur, pera Williams e kumquat.
Passando ai rossi, in evidenza il Collio Rosso Miklus Negro di Collina che assemblando Merlot e Cabernet Sauvignon scatena all’olfatto tutto il mondo del sottobosco e al gusto i piccoli frutti rossi, l’amarena sotto spirito e un tocco di cioccolato bianco.
Separatamente il Cabernet Sauvignon Miklus aggiunge una nota muschiata al bouquet, portando in bocca lampone, ribes rosso, visciola e genziana, mentre il Merlot Collio al naso introduce anche un pizzico di spezie, seguito alla degustazione da fragola, vaniglia e sorbo.
Il Picolit Collio Miklus è una vera chicca, rara perché il nettare è prodotto in meno di duecento bottiglie l’anno ma anche per l’originalità della sua complessità sensoriale che parte da intensi profumi di miele di Robinia e fichi essiccati per poi indurre il palato a ritrovare cedro candito, nettarina, nespola e crema pasticcera.
Un vero capolavoro di golosità che non perde mai l’equilibrio.
Tutti i particolari su questo mondo enoico li troviamo nelle parole vive e dirette di Mitja Miklus che possiamo ascoltare nel video sottostante.
Info: https://draga-miklus.com/it_IT/
https://www.facebook.com/Draga.Winery/
Distribuzione: https://www.propostavini.com/produttori/produttore/draga/