Vallis Mareni, Prosecco d’autore libero e creativo da cantina itinerante di Giovanni Gregoletto
Una realtà estrosa, inventiva, indipendente, originale e sorprendente come la sua anima, quel Giovanni Gregoletto per il quale non si contano le definizioni, da imprenditore a collezionista, da saggista a editore, oltre che vignaiolo errante: nasce da queste basi Vallis Mareni, Cantina Itinerante “che usa come escamotage per dare sfogo al suo incontenibile desiderio di libertà e di creatività” nella felice definizione del distributore Proposta Vini.
Quest’ultima ne precisa il fulmineo ritratto aggiungendo che Giovanni è un “autore di testi immortali” rampollo di una famiglia che appartiene alla storia del Prosecco che agisce “attraverso una fitta rete di amicizie e rapporti personali che cambiano, si scambiano e s’intrecciano”, tratteggiando perfettamente il caos creativo scaturito da tanta fibrillante genialità.
Tra le sue creature più solide e intriganti c’è S.U.V., una “collezione unica di oggetti, utensili, grafiche, libri rari, su storie e culture del territorio, in particolare quella dell’uva e del vino” per il quale prende congruamente in prestito la definizione di Wunderkammer che in italiano suona come “camera delle meraviglie o gabinetto delle curiosità o delle meraviglie, è un termine tedesco che indicava gli spazi in cui, dal XVI al XVIII secolo, i collezionisti conservavano raccolte di oggetti straordinari: mirabilia, ovvero cose che suscitavano meraviglia”, quindi “una sorta di archetipo del museo, senza però le caratteristiche cronologiche e senza un preciso metodo di catalogazione”.
Non si pensi che ci siamo staccanti dall’ambito enoico nel parlare di SUV, poiché esso è in realtà acronimo della definizione Lo Spazio dell’Uva e del Vino, nato “sulle suggestioni di un breve racconto scritto da Ottavio Missoni nel 1989 che descrive 12 ore (da mezzogiorno a mezzanotte) trascorse in un’osteria di Trieste”, da cui lo stimolo per realizzare “un’esposizione unica di oggetti, utensili, manifesti, manoscritti, libri antichi e moderni e altre mirabilia”.
Da questa esperienza sono sgorgati due libri che riportano prepotentemente al tema del vino, quali Accidenti, malattie e parassiti della vite e Vite ambulante. Nuove cattedre ambulanti di Enologia e Viticultura (Edizioni SUV, 2014).
Di particolare culto quest’ultimo, un “rincorrersi di storie” che precipita “subito in un universo onirico, e concretissimo, di rimandi, di vicende incredibili, di cannoni che sparano verso le nuvole, di insetti che si trasformano in magie di vetro, di film, di macchine per innestare inventate da uomini che amano il volo, di manifesti politici e manifesti satirici, di viaggi, dalla lontana Argentina all’osteria più prossima…E non è un caso, no, non è un caso, che tutto parta da un’osteria” come si legge nella prefazione di Stefano Salis.
Va ancora aggiunta alla cosmogonia di Giovanni Gregoletto la fondazione di Birra Follina che prende il nome dalla piccola località in provincia di Treviso.
Tutto questo non gli fa dimenticare di provenire da una storica famiglia di vitivinicoltori della zona di elezione del Prosecco Superiore.
E’ infatti dall’inizio del ’600 che la famiglia Gregoletto produce vino a Premaor di Mianem, sempre in provincia di Treviso.
Quella di oggi è una produzione magmatica e composita dovuta proprio al rapporto con Proposta Vini, altra struttura a conduzione intellettuale che ne ha compreso la valenza culturale.
La versione base la si trova nel Prosecco Brut da metodo Martinotti in cui al vitigno Glera si aggiungono piccole quantità di Verdiso e Perera, dando vita a un bouquet di mela verde che annuncia un sorso cremoso e suadente in grado di donare al palato la mela Golden, il mandarino, il limone e il litchi.
La potente personalità di Vallis Mareni spicca ancora di più nel Prosecco Extra Dry Agricolo dal freschissimo corredo olfattivo fruttato, il quale in bocca lascia avvertire susina, clementina, kumquat e un accenno di crema Chantilly.
Seduce il perlage sottilissimo, quasi invisibile.
Agricolo da provare anche nella declinazione Rosè Extra Dry frutto di un assemblaggio di 90% Glera e 10% Pinot Nero che si presenta con un tenue profumo di lampone insieme ad intensa acidità e una suggestiva tendenza abboccata, donando al gusto melagrana, pesca tabacchiera, fragola Candonga caramellata e rosa canina.
Sono tutti Extra Dry e viaggiano su descrittori e spunti sensoriali comuni il Prosecco omonimo che riporta alla presenza della mela Golden e del miele ai fiori di montagna, quindi La Gran Ocasion dall’impronta zuccherina più decisa e infine l’iconico Tre Comuni Selezione così chiamato perché frutto di una selezione di uve “da vigneti posti nei tre comuni con denominazione di origine controllata, Conegliano, Valdobbiadene e Vittorio Veneto”, contrassegnato da un corpo più solido e un sorso maggiormente cremoso.
Un capolavoro assoluto il Cartizze Prosecco Superiore Dry Ternel Selezione che profuma di frutta matura e incanta con la morbidezza del sorso che lo rende soavemente masticabile, mentre le papille godono con papaya, yuzu, tè verde e limone, fino a un fenomenale tocco abboccato.
Chiusura trionfale con la lavorazione in metodo familiare del Prosecco Vallis Mareni Belle Frizzante sui Lieviti che offre pienezza di attesi sentori di panificazione cui corrispondo al palato il cedro, la susina gialla, la pesca e un’eco di panna fresca.
L’esuberante acidità scatena la golosità del sorso, mentre si viene rapiti da una beva clamorosa che passa dall’istinto carnoso a un’imperdibile amabilità nel finale.
Fa parte del fantastico progetto Bollicine da Uve Italiane di Proposta Vini.
Con Giovanni Gregoletto, anima del progetto, abbiamo approfondito la ragione per cui uno dei vini testati si chiama Tre Comuni Selezione: la sua spiegazione mette insieme storia, geografia, normativa e perfino glottologia, con una capacità narrativa imperdibile, come potete verificare nel video che trovate qui di seguito.
Info: https://www.propostavini.com/produttori/produttore/vallis-mareni/