La Cambusa, ristorante più autentico di Maratea tra piatti tipici e atmosfera d’antan
Nella Maratea assediata dal turismo di massa, non è semplice per un ristoratore non cedere alla tentazione di semplificare la propria proposta o di renderla più ruffiana, quindi va riconosciuto particolare merito al ristorante La Cambusa che in via Albert Bruce Sabin 22/1 con rigore segue la strada della tradizione e quando se ne allontana nelle preparazione non dimentica mai la qualità delle materie prime, il tutto in un ambiente dall’atmosfera d’antan ricco di buon gusto e massima attenzione al dettaglio.
Già la storia di questo locale della Basilicata ha in sé un germe di poesia, poiché inizia come una favola negli anni ’50 “quando due giovani sposi, Rosa e Pietro, decidono di aprire un piccolo ristorante con la voglia di far conoscere la cucina di mare locale ai primi turisti che si affacciano timidamente alla scoperta di una Maratea ancora inesplorata”.
I protagonisti sono appunto Pietro “proveniente da una famiglia di pescatori” che “procura ogni mattina il pesce fresco” e Rosa, la quale “trasferisce la sua passione nelle ricette che utilizza per valorizzare il frutto del lavoro del marito”.
Una storia apparentemente comune ma piena di valori e sentimenti che è diventata fonte di ispirazione per la nascita del locale, un “ristorante a gestione familiare che grazie alla freschezza dei prodotti che peschiamo, all’atmosfera accogliente e all’ambizione culinaria, vuole portare avanti un progetto iniziato molti anni fa”.
La missione gastronomica prevede “di fare da filo di congiunzione tra il passato e il presente, concetti che trovano spazio nel nostro Menu grazie alla presenza simbiotica di ricette tradizionali accanto ad altre più innovative, con la possibilità per l’ospite di lasciarsi ispirare liberamente da un percorso sensoriale che copre più di 50 anni di storia culinaria locale”.
Tra tante referenze tutte golose, ci sentiamo di consigliare anche e soprattutto la più semplici, come l’imperdibile Spaghetto “Avvongole” che riprende perfino l’ortodossia semantica dialettale napoletana di un piatto simbolo, qui realizzato avvolgendo le vongole veraci con un magnificamente consistente Spaghettone n° 26 di un eccellente pastificio lucano, Caterina, con sedi tra Lagonegro e Lauria, in provincia di Potenza.
Sul piano strettamente tradizionale da gustare Alice in wonderland, la loro versione delle Alici in tortiera, così come Mi è caduto il bocconotto ovvero il Bocconotto marateoto al bicchiere, ma tutto profuma di genuinità e grande attenzione tra i fornelli.
Da segnalare l’estrema cortesia del servizio, la vasta competenza dei gestori e una carta dei vini piccola ma molto interessante, per la ricchezza di proposte territoriali spesso rare e sempre artigianali.
Info: http://www.lacambusamaratea.it/