Catalogo 2022 di Proposta Vini: nuove cantine, rarità estere, spirit colti e nettari delle abbazie
Tante novità tra le cantine come segno concreto di ripartenza, più rarità dall’estero quale testimonianza di incrementata perizia nella ricerca, il battesimo di un progetto sul mondo monastico a certificazione di un’elevata vocazione culturale, la crescita esponenziale degli aspetti storici e antropologici nell’offerta degli spirit: parte con ancora maggiore forza professionale e vivacità intellettuale il 2022 per Proposta Vini, la più colta e sensibile realtà distributiva del mondo vinicolo italiano che ha appena celebrato la presentazione del nuovo catalogo alle Fiere di Parma.
Un evento che ha visto al centro non soltanto le attività del più prezioso player del mercato enoico italiano ma anche una sana e potente voglia di ripresa dell’aspetto commerciale insieme a quello umano: il padiglione che ha ospitato la presentazione infatti è stato letteralmente invaso dall’entusiasmo dei visitatori, pronti a scambiarsi sorrisi, ottimismo ed empatia pur osservando rigorosamente tutte le regole sanitarie, con la gioia di ritrovarsi insieme con un bicchiere in mano che traspariva anche da sotto le mascherine indossate da tutti, a partire dai tanti giornalisti accolti con impareggiabile umanità da Federica Schir, responsabile dell’ufficio stampa.
Tante le cantine all’esordio assoluto nel mondo di Proposta Vini, risultato di uno scouting come sempre profondamente etico che privilegia le piccole realtà a conduzione familiare, le aziende storiche e i produttori che hanno qualcosa da dire, tutti all’insegna di un radicato rapporto con il proprio territorio che li pone quali custodi di identità e volano di opportunità.
La ricerca internazionale quest’anno appare ulteriormente affinata, con l’acquisizione di referenze di elevato valore perfino pedagogico, poiché permettono di scoprire mondi lontani pregni di densità culturale, dal recupero in Svizzera di antiche uve che collegano confini alpini alla romantica sfida di chi in Svezia si è messo a fare vino senza arrendersi alle ostilità climatiche.
Sorprese e approfondimenti in cui si avverte l’impronta della competenza di Gianluca Telloli, Responsabile Selezione e Ricerca di Proposta Vini.
Giungiamo poi addirittura alla massima ammirazione davanti al progetto Vini delle Abbazie che indica quelli “prodotti da frati all’interno di antichi Monasteri nei quali, da secoli, si coltiva la vite”, progetto nato da un’idea di Josef Schuster che mette finalmente in luce l’importanza storica di questo ambito che ha letteralmente salvato l’attività vitivinicola europea e continua a mostrare vitalità poiché “mantengono e trasmettono antichi saperi, conservano varietà d’uva storiche e conoscenze che affondano nel passato”.
Ulteriore felice scoperta del nuovo anno, la crescita esponenziale della qualità di un altro elegante catalogo di Proposta Vini, quello dedicato agli Spirits, in cui si avverte il lavoro del responsabile Gian Nicola Libardi, tra i più noti bartender italiani, in questo caso più che mai integrato nelle azioni culturali del distributore.
Lo si nota dalla scelta di eccellenze della liquoristica provenienti spesso da straordinari piccoli artigiani in grado di creare meraviglie del gusto all’insegna di radici identitarie e memorie storiche, attingendo a vecchie ricette, recuperando tradizioni e cercando costantemente elevate motivazioni intellettuali a favore del bere colto e responsabile.
Un giacimento di sapori, racconti e istanze che spinge con entusiasmo a un approfondimento, anche perché questa sua nobilissima impostazione è destinata a fare scuola.
Come sempre attesissimo l’editoriale del fondatore Gianpaolo Girardi che apre ogni edizione del curatissimo catalogo che sfoggia una qualità grafica unica non soltanto nel panorama nazionale.
Girardi, intellettuale di pregio e grande divoratore di libri di scrittori raffinati, è noto pure per la sua scrittura molto personale, ricca di citazioni e riferimenti di alto profilo.
Quest’anno ha scelto di dedicare un Brindisi alla Bellezza, puntando l’attenzione anche e soprattutto verso il lavoro spesso oscuro e l’immane fatica che stanno dietro ciò che ci affascina ed emoziona, poiché ogni capolavoro prima di condurre all’estasi ha vissuto il tormento.
Girardi in questo caso snocciola vette dell’umanità come Michelangelo, van Gogh, Leonardo, Anna Achmatova, Roth, Beethoven, ai quali condivisibilmente associa “i timonieri, gli autisti, i macchinisti, i piloti” che “stanno lì a lavorare, concentratissimi, perché il minimo sbaglio può causare tragedie… e noi, beati, a guardare il panorama, a discutere, a distrarci e a fare i sapientoni”, ma anche “i produttori di vino, quelli che lavorano la terra con fatica e sudore, quelli sempre all’erta per le bizze del tempo, quelli che provano e provano e provano finché non gli riesce, alla fine, di produrre proprio quel vino che avevano immaginato”.
L’autore conclude che è “una vera fortuna saper apprezzare le situazioni, il lavoro degli altri, a volte il genio di qualcuno; sollevare il calice e guardarlo in controluce, vedendoci anche l’aspetto poetico della vita, con tutto quello che può contenere e trasmettere; saper comprendere che in quel colore, in quel sapore e in quel profumo ci sono storie di uomini, secoli di tentativi e di trovate geniali, è un atto di rispetto e di ammirazione che ci aiuta a vedere il mondo con occhi diversi”.
E’ proprio Gianpaolo Girardi che abbiamo intervistato alla presentazione del catalogo per approfondire i valori e i sapori veicolati da Proposta Vini: potete ascoltare le sue considerazioni nel video sottostante.
Info: https://www.propostavini.com/