Al Ristorante 51A di Parma, tra buoni piatti e racconti di vita
Trovarsi in un hotel fuori città avvolto dalla nebbia, decidere di non affrontare la strada senza visibilità per andare a cena e trovarsi inaspettatamente catapultati in una piacevolissima serata di sapori e narrazioni: è accaduto a noi a Parma, al Ristorante 51A ospitato all’interno del Best Western Plus Hotel Farnese in via Reggio 51/A.
Ben accolti e coccolati, è stato tutto gradevole fin dall’inizio.
Verificata la cura in ogni aspetto del locale, abbiamo deciso di compiere scelte inevitabili trovandoci in un locale di ristorazione di Parma, trattandosi della prima città italiana proclamata Città Creativa Unesco per la Gastronomia, rivolgendoci così alla stretta osservanza delle tipicità locali.
I taglieri, innanzitutto.
Quello chiamato Delizie di Parma propone salame di Felino, fiocco di prosciutto, coppa e giardiniera, sfilata di autentiche prelibatezze identitarie, ma a parte è in carta anche un magnifico Culatello di Zibello Dop con sapidissimi ma ghiotti riccioli di Burro alle Erbe.
Abbiamo impiegato un tempo infinito a terminare tutto, perché si tratta di una vera portata da meditazione e a ogni boccone scattava un sospiro di appagamento.
Qui entra in scena la figura del responsabile del servizio, Marco Tartari, il quale dimostra la propria profonda competenza generale e in particolare la perfetta conoscenza di tutto ciò che viene servito nel locale, virtù tutt’altro che scontata oggigiorno.
Dall’immediata empatia nel nome della Sapienza culinaria, scatta l’omaggio da parte sua di tre scaglie di eccellente Parmigiano Reggiano dalla perfetta media stagionatura, giusto per ricordarci dove ci trovavamo.
E’ il preludio al primo irrinunciabile del locale, le Tagliatelle al ragù di Culatello, dove l’impasto ha il giusto spessore per dare gioia alla masticazione, mentre la porosità veicola un ottimo condimento che brilla anche per la sua originalità, sempre rimanendo opportunamente un piatto semplice e per questo irresistibile…
… soprattutto se generosamente spolverato di ottimo Parmigiano grattugiato.
In tutto questo si apprezza anche un’interessante carta dei vini con diverse perle territoriali, con l’intelligenza di servirle pure al calice.
Ma soprattutto per tutta la cena abbiamo goduto dell’effluvio di racconti di Marco, trascinante nel suo entusiastico ricordare i tanti incontri importanti vissuti nei decenni di permanenza e lavoro a Parma, facendoci comprendere quanto la città brilli anche per frequentazioni importanti dall’alta finanza alla cultura, dallo sport alla comunicazione, attraendo vip e personaggi che contano con la sua proverbiale accoglienza.
Marco ci ha intrigato con l’epica di una Parma epicentro del bel mondo come dei sentimenti popolari più sinceri, con continui riferimenti all’epopea della sua squadra di calcio che un tempo non lontano ha incantato il mondo. Un perfetto esempio dell’importanza vitale del servizio, perché una personalità come quella di Marco è attraente e qualificante almeno quanto quella del cibo servito in tavola, rappresentando un’esperienza da fare assolutamente, anche a costo di affrontare un viaggio: tanto il locale si trova all’interno di un buon hotel, quindi c’è anche da dormire…
Info: https://www.farnesehotel.it/ristorante.html