I vini calabresi dell’azienda agricola Altomonte, ecocompatibilità e valorizzazione di ecotipi locali
Se Veronelli ammoniva i narratori di dover “camminare la terra” se volevano raccontarne credibilmente i doni, allora è ancor più essenziale la funzione di chi quella terra la coltiva con fatica fisica e passione materica ma anche con pensiero e visione, come fa da decenni Nino Altomonte a Palizzi in provincia di Reggio Calabria, piccolo comune del nostro profondo Sud il cui territorio è straordinariamente vocato, tanto da godere storicamente della massima reputazione in ambito vitivinicolo.
E’ lo stesso Antonino detto Nino a definirsi “uomo di zappa”, come ricorda il distributore Proposta Vini che ne sostiene convintamente l’attività, riconoscendo l’importanza di un lavoro decennale che lo ha visto “non solo proprietario dell’azienda ma anche acceso promotore di un progetto, un percorso di vita, creato per valorizzare i vini della sua Palizzi, una personalità di spicco, da sempre attento al benessere della sua terra e delle tradizioni che l’accompagnano”.
Infatti il gestore stesso parla del vino dell’Azienda Agricola Altomonte come “un percorso che muove dalla profonda convinzione che è necessario valorizzare gli ecotipi locali dei vitigni tipici dell’IGT Palizzi”, nel corso del quale “verifica esclusivamente le uve provenienti dalle proprie vigne che, per la particolare esposizione, la composizione del terreno ed il particolare microclima, offrono condizioni straordinarie per ottenere un frutto di speciale qualità”.
L’idea è “preservare quanto più le realtà locali nella più totale ecocompatibilità” per le qualità che conferiscono alle sue vigne dislocate tra i monti Grappida e Carruso.
Nino così si è fatto cantore soprattutto dei suoi Nerelli, il Mascalese e il Calabrese, utilizzando anche qualche altro vitigno territoriale.
Il vino che porta il nome della località di produzione ha tre declinazioni, delle quali ci è sembrata paradigmatica quella del Palizzi Rosso La Tacca del Lupo, blend di Nerello Mascalese e Nero d’Avola il cui bouquet complesso mette insieme muschio, fogliame fresco e pepe nero dolce, mentre il palato viene avvolto da prugna, mirtillo, mela cotogna, paprika e timo.
Molto tannico ma anche carezzevole, presenta una magnifica impronta zuccherina e una beva clamorosa.
Più nerboruto il Palizzi Rosso Melfio che dall’assemblaggio di Nerello Mascalese e Nerello Calabrese attinge con maggiore decisione frutti rossi e corpo vellutato.
Lo stesso blend di uve del precedente dà vita al Palizzi Rosato Rumbè che riconduce tutto alla freschezza e al frutto, con la fibrillante presenza di fragoline di bosco e note di papaya.
Bianco della casa il Suggianzi che nel mettere insieme Inzolia, Moscato Bianco e Malvasia porta al naso profumi di pera e note di idrocarburi, mentre in bocca si avvertono limone, albicocca e alchechengi.
Lievemente minerale, un vino gentilmente scorrevole che si presta molto per la buona tavola.
E’ lo stesso Nino Altomonte ad aggiungere dettagli e informazioni sulla sua attività nel video che segue.
Info: https://www.facebook.com/Altomonte-Azienda-Agricola-188553384582615/
Distribuzione: https://www.propostavini.com/produttori/produttore/altomonte/