Osteria Caserma Guelfa a S. Benedetto del Tronto (AP), cucina ittica marchigiana al suo massimo
Uno dei locali di ristorazione imprescindibili del Centro Italia, in vetta tra quelli specializzati nella cucina di pesce, depositario di ben motivato e giustificato consenso ecumenico da parte di critica, pubblico, stampa, mondo Slow Food e gourmet: un simile plebiscito lo ottieni soltanto se hai la serietà e il rigore di Federico Palestini nel gestire un tempio quale l’Osteria Caserma Guelfa a San Benedetto del Tronto, in quella parte della provincia di Ascoli Piceno bagnata dalle acque marchigiane del mar Adriatico.
A confermare il valore di bene culturale del locale, il suo essere collocato in un edificio che nel 1500 ospitava la dogana pontificia: esterni che paiono intatti da secoli…
… pareti in mattone nudo, archi di sostegno, chiostri e vari altri lampi di bellezza strutturale.
Il cestino del pane chiarisce subito con le sue golosità che qui il piacere ha anche valore intellettuale…
… pertanto è il caso di affidarsi a Palestini se vi propone un percorso tra le sue creazioni applicate al pescato, si tratti di freschissimi Filetti di triglie marinate (esclusiva della Caserma Guelfa)…
… o la tipicissima ricetta degli Scampi in ngip e ngiap che esplodono di gusto marinaro…
… e la strabiliante Trippa di Pescatrice.
Tanti i piatti che valgono il viaggio, ma ovviamente il must è rappresentato dal Brodetto alla Sanbenedettese, un piatto povero “nato quando il pescato che rimaneva in barca non poteva essere venduto e veniva cucinato con la masa, un mix di acqua ed aceto di vino andato a male”: qui ne viene fuori un capolavoro di pesce di prim’ordine con un intingolo da sogno, tra note iodate e dolcezza inebriante.
Se poi volete la prova del classico, passerete da una frittura di pesce a regola d’arte, senza unto ma con tanto gusto.
Perfino il sorbetto è fantastico e quindi da non perdere.
C’è da sbizzarrirsi con una grandissima carta dei vini ricca di referenze di produttori locali che consente di fare percorsi intelligenti e scoperte entusiasmanti, ma seguite gli usi locali concedendovi pure un goccio d’alcol a fine pasto, con il classico Mistrà Varnelli o con la meno consueta Anisetta Meletti, trionfo di anice pastoso e zuccherino.
Ovvio sottolineare quale valore aggiunto rappresenti il privilegio di parlare personalmente con Federico Palestini: conoscenza sterminata, rara capacità espositiva, spontanea potenza empatica, tutto condito da ironia, ogni istante del suo eloquio è prezioso e memorabile, tanto da rendere il passaggio dal locale una reale esperienza immersiva nell’identità più profonda di un territorio.
A questo punto sì che potrete dire di essere stati nelle Marche.
Info: https://www.osteriacasermaguelfa.it/