Con Obikà a Malpensa la giornata parte bene…
Nel frettoloso attraversamento del non luogo dell’aeroporto di Malpensa, si può piacevolmente incappare in un’esperienza di fast gourmet. La offre la catena Obikà nella zona delle partenze del Terminal 1.
Superati i controlli si incontra questa postazione circolare che offre mozzarelle di bufala campana Dop associate a presidi Slow Food e vini di qualità scelti dalla guida Slow Wine, come il mitico Furore di Marisa Cuomo, trionfo di acida mineralità.
La ragione per fermarsi qui è la degustazione di differenti tipologie di mozzarelle. In testa, la Paestum che come da tradizione del salernitano ha la pellicina esterna morbidissima e un cuore cremoso dalle note sapidamente dolci. La Volturno segue invece il metodo dell’area napoletana che la vuole più coriacea all’esterno e compatta all’interno, quindi più “carnosa” alla masticazione ma più asciutta e di minore complessità gustativa.
Per palati meno raffinati le altre versioni, come quella affumicata, perché con questa tecnica il prodotto si asciuga e le sue nuance lattiche si perdono, quindi la stracciatella di burrata, dal facile cuore di panna.
Per il menu Speciale di Settembre si legge che si affianca alla mozzarella il “prosciutto nero di Nebrodi”: sorprende l’errore di scrittura, trattandosi “dei Nebrodi” e non “di”, poiché parliamo “dei” monti della zona orientale della Sicilia e non “di” una località, ma il prodotto in sé è eccezionale. Trovate sempre invece lo strepitoso Capocollo di Martina Franca che Santoro produce a Cisternino con il segreto apporto del mosto di vino di uva Verdeca.
Come vino, a settembre c’è in evidenza il Lucido di Marco De Bartoli, tipologia di Catarratto raramente vinificata in purezza: al naso è una marmellata di cotogne, mentre al palato sparge la dolcezza della susina, questo capolavoro di un nome storico dell’enologia siciliana.
Se il salato dà grandi soddisfazioni, lo stesso non si può dire per i prodotti dolci. Terribili i pezzi della prima colazione: stopposi, insapori, sanno di plastica come i peggiori prodotti industriali. Anche il caffè è decisamente modesto, con l’aggravante che a Malpensa chi lo prepara non ci mette né un sorriso né un briciolo di cordialità.
Quindi, da Obikà, meglio non allontanarsi mai dal salato.
Se non siete in partenza, potete gustare gli stessi prodotti negli altri locali milanesi della catena: si trovano su www.obika.com.