Mosciarella delle casette di Capranica Prenestina, Presidio Slow Food del Lazio
E’ stata la natura del territorio a spingere alla sua creazione, poiché il piccolo borgo di riferimento è “aggrappato ai Monti Prenestini, circondato da boschi e castagneti plurisecolari”, tanto che già intorno al 160 a.C. veniva citata da Catone nel De agri cultura, sancendo la sua importanza per secoli nell’alimentazione delle genti del posto: oggi però è una specialità anche da gourmet e si chiama Mosciarella delle casette di Capranica Prenestina, frutto della pratica di conservare le castagne attraverso l’essiccazione.
L’asciugatura avviene nelle citate casette che sono “piccoli locali in pietra che si trovano nei boschi” dove vengono sottoposte all’affumicatura per circa un mese, con l’effetto di disidratarle e arricchirle di sapore.
Nella tradizione locale “si mangiano lessate in acqua o latte oppure nelle zuppe di legumi o di maiale alle quali conferiscono una delicata dolcezza e una lieve nota di affumicato”.
Ma ci sono anche altri usi, come ci spiega Gino Ponzio nel video che segue.