La tradizione friulana in veste moderna dei vini macerati di Ronco Severo a Prepotto (UD)
Sono stati tempi duri quelli di oltre vent’anni fa in cui Stefano Novello si è intestardito a proporre pionieristicamente vini macerati, perché la sua sensibilità lo aveva portato a una considerazione empirica tanto semplice quanto illuminante, ovvero che la polpa dell’uva è composta in gran parte di acqua e invece è la buccia a contenere tutte le proprietà in grado di caratterizzare un vino…
… quindi va valorizzata al massimo facendo in modo che garantisca il proprio apporto organolettico al prodotto vitivinicolo: è complicato sostenerlo oggi, figurarsi allora, eppure questo vignaiolo ha tenuto fede alle proprie convinzioni e oggi la sua cantina Ronco Severo raccoglie i frutti di questa filosofia rigorosa creando nettari celebratissimi in quel di Prepotto in provincia di Udine nel Friuli Venezia Giulia.
Un territorio che il distributore Proposta Vini definisce “unico”, perché “caratterizzato dal suolo chiamato ponca (roccia arenaria) che, unitamente al clima, crea la spina dorsale” di questi vini.
Altro merito di Stefano è avere “saputo interpretare il suo tempo con grande capacità intuitiva e riproponendo la tradizione friulana in veste moderna e qualitativamente molto alta”.
Infatti “i vini vengono ottenuti da uve sane e coltivate su vigneti inerbiti senza concimazioni inorganiche e diserbanti”…
… mentre “in cantina non vengono impiegati enzimi, né lieviti selezionati e solforosa: tutto il lavoro punta su lunghe macerazioni che permettono di estrarre sostanze che producono vini dal colore molto intenso, longevi che possono presentare delle lievi velature perché non subiscono né filtrazioni né chiarifiche”.
Novello, da sognatore che sa essere anche pratico ed essenziale, sintetizza la propria filosofia di lavoro in tre punti: “Terra, la spina dorsale dei miei vini; Mani, per me è ovvio: la vendemmia è fatta a mano; Vini, il punto, in verità, non è il cosa fare ma il come”.
Il Friulano Colli Orientali strabilia con un sorprendente profumo di cotognata che mantiene originalità al palato combinando albicocca matura, nettarina, mandarino candito, miele di Cisto, con una nota amaricante di genziana.
Si fa notare anche per l’intensità di mineralità e acidità.
Il Pinot Grigio Ramato colpisce per l’impronta agrumata, dalla zagara al naso a un palato che riconosce arancia in primo piano ma anche il pompelmo, insieme a fragola, lampone e qualche accenno di fungo ipogeo.
La Ribolla Gialla seduce l’olfatto con albicocca in confettura e il gusto con nespola, alchechengi, avocado, pompia candita e un cenno di ruta.
Denso, succoso, un vino importante.
Venendo ai rossi, il Refosco dal Peduncolo Rosso Colli Orientali propone al naso un tripudio di valori selvatici precisati in fogliame e visciole, mentre i sapori evidenziano fragola Candonga, ribes rosso, cioccolato bianco e karkadè.
Rotondo, avvolgente, goloso, entusiasma con il suo carattere zuccherino.
Il Merlot Colli Orientali è in due versioni: la Riserva Artiul parte da un bouquet di sottobosco precisandolo in bocca prugna, mora di rovo, lampone e sorbo, mentre la declinazione giovane oltre ad amplificare il tono fruttato introduce una vena erbacea.
Chiudiamo con il vino tratto dalla più identitaria delle uve prodotte dall’azienda, tanto da riportare il nome della località di coltivazione nella sua stessa definizione, trattandosi dell’autoctono Schioppettino di Prepotto, con quel suo potente bouquet di amarena anche sotto spirito, mentre l’esame orale riscontra composta di marasca, mela cotta, corbezzolo e ciliegia candita.
Corposo, dona un’esperienza materica capace pure di scavare nel cuore delle sensazioni.
Da ascoltare con attenzione il racconto in prima persona di Stefano Novello del suo lavoro severo e appassionato ricco di umanità e competenza: troviamo le sue considerazioni nel video sottostante.
Info: https://www.roncosevero.it/
Distribuzione: https://www.propostavini.com/produttori/produttore/ronco-severo/