Le novità del Catalogo 2023 di Proposta Vini, tra conversazioni, eclettismo, recupero, identità
La presentazione dei giorni scorsi a Roma del nuovo catalogo del distributore Proposta Vini è stato un successo clamoroso che fa bene a tutta l’Italia, perché ha affermato anche con la forza dei numeri che l’altissima qualità può sposarsi con la quantità, dimostrando come l’eccellenza non sia più un fenomeno di nicchia bensì riguardi un’importante fetta del Paese, anche e soprattutto nel settore vitivinicolo, non soltanto quale volante economico bensì anche in guisa di aggregatore culturale.
Alla Nuova Fiera di Roma oltre 200 aziende espositrici e centinaia di visitatori appassionati e competenti hanno sancito l’abbrivio di un Rinascimento Culturale su basi agricole che ha come protagonista l’impresa del sempre più illuminato Gianpaolo Girardi insieme al figlio Andrea e ai grandi collaboratori della struttura di Pergine Valsugana, come Gianluca Telloli la cui sterminata competenza è sempre più visibile tra le pagine del catalogo, con un dovuto tributo all’opera certosina di Federica Schir la cui azione comunicativa ha consentito a Proposta Vini di godere della considerazione nazionale meritata.
Le linee direttrici del catalogo sono come sempre un chiaro indirizzo di civiltà contadina che sposa la ricerca intellettuale.
A partire dal progetto Eclettica Nosiola che vuole mettere in risalto questo vitigno a bacca bianca presente soltanto in Trentino e riportato in auge dopo i fasti sopiti di fine ’800, del quale in questo ambito si celebrano le tante possibilità di vinificazione alle quali si presta, potendo essere vinificato nelle versioni spumantizzata, classica, con macerazione, con surmaturazione o con breve o lungo appassimento.
Molto sentito e sostenuto il commovente progetto dell’associazione Graspo, il Gruppo di Ricerca Ampelografica Sostenibile per la Preservazione della biOdiversità viticola, nato “da un’idea di tre enologi con la passione per la ricerca attiva sul fronte del recupero di antichi vitigni abbandonati nella convinzione che il patrimonio di Biodiversità, ancora presente nelle nostre campagne, debba essere conservato, rivitalizzato e valorizzato”: un’azione svolta nel territorio veneto e in particolare in Alta Lessinia dove storicamente non erano mai state attivate indagini in questa direzione.
L’associazione “sta verificando con rilievi sul campo e microvinificazioni le peculiari caratteristiche dei vitigni considerati perduti per verificarne le potenzialità”.
Proposta Vini, campione di reale impegno civico e vera responsabilità sociale d’impresa, si è impegnata “a far sì che molte varietà recuperate e conservate da Graspo siano rimesse a coltura nei prossimi anni attraverso il coinvolgimento delle cantine venete presenti sul catalogo”.
Un’azione meritoria per la quale vanno ringraziati dei veri custodi del territorio veneto come Aldo Lorenzoni, Luigino Bertolazzi, Giuseppe Carcereri e Gianmarco Guarise.
Il catalogo come di consuetudine si apre con l’atteso editoriale di Gianpaolo Girardi che negli anni ci ha donato riflessioni, analisi e perfino provocazioni tutte di alto profilo dialettico e meritevoli di dibattito: quest’anno l’argomento scelto è La piazza impazza, suggestivo titolo che riassume il valore supremo della conversazione, in ogni sua declinazione, dall’amabile chiacchierata all’autentica arte del pettegolezzo, raffinatezze di pensiero ma anche esigenze collettive insite nel nostro codice genetico collettivo, tutte da accompagnare col rito del buon bere, poiché nulla meglio del vino può impreziosire la favella.
“Si rimane meravigliati nel vedere così tante persone sedute ai tavolini dei Bistrot, dei Pub, delle Taperie, dei Caffè, dei Bar, delle Pasticcerie, nei cortili, nei parchi, sotto i portici intente a conversare” osserva Girardi, “questo costume negli ultimi decenni si è addirittura accentuato e, oggi, nelle città europee i locali sono sempre pieni, a tutte le ore, di gente che chiacchiera; in qualche luogo, incredibilmente, c’è persino qualcuno che non usa il telefonino: negli ultimi anni anche le meravigliose piazze italiane si sono riempite di gente che dialoga, discute, e beve”.
Fin qui tutto bene… ma Girardi prosegue: “di solito è tutto perfetto: la cucina, il panorama, la simpatia, la pulizia, il servizio… solo le proposte del vino, e questo risulta un po’ stonato, non sono sempre all’altezza: com’è possibile, mi chiedo, che si possano propinare certe bevande solo perché la forza della pubblicità e del marketing ne stimola la richiesta? Un bicchiere di vino di qualità non costa più di tante altre bibite industriali, cariche di zuccheri, conservanti e coloranti e di alcol di infima qualità”.
Ne scaturisce un monito: “il vino è un ambasciatore autentico e perfetto del territorio e… favorisce la conversazione; questa pagina vuole essere un invito agli esercenti affinché propongano con orgoglio i vini della nostra vecchia e imperfetta ma meravigliosa Europa, esercitando il loro ruolo di ambasciatori con passione, competenza ed energia”:
Un pensiero che abbiamo chiesto a Girardi di approfondire davanti alla nostra telecamera, insieme a una riflessione sulla presentazione del catalogo appena avvenuta: possiamo ascoltarlo nel video seguente.
Info: https://www.propostavini.com/