Al Bicerin a Torino, oltre 260 anni tra creazione di bevande storiche e il rito della Merenda Regale
Un locale con oltre 260 anni di attività dove si è fatta davvero la storia della città e non soltanto quella del gusto, tra la creazione della squisitezza da bere più iconica del posto e il culto della vera prima colazione sabauda: è Al Bicerin di piazza della Consolata 5, già insignito del titolo di Locale Storico d’Italia per il suo glorioso passato ma ancora oggi tappa imprescindibile della gastronomia di eccellenza.
Sul sito web ufficiale si racconta come “la storia inizia nel 1763, quando l’acquacedratario Giuseppe Dentis apre la sua piccola bottega nell’edificio di fronte all’ingresso del Santuario della Consolata”, nel quale “le pareti vengono abbellite con boiseries di legno decorate da specchi e lampade e fanno la loro comparsa i caratteristici tavolini tondi di marmo bianco, il bancone di legno e marmo e le scaffalature per i vasi dei confetti”.
Tutti elementi rimasti intatti fino a oggi che donano immenso fascino al locale, grazie pure a quel tocco di classe delle candele sempre accese.
La gestione può ben affermare con motivato orgoglio che “il Risorgimento e l’Unità d’Italia passano da questo locale con la presenza di Camillo Benso di Cavour”, ma sembra ancora più identitaria la consuetudine del locale di una pionieristica gestione al femminile nata quando “i caffè erano esclusivo dominio maschile”, infatti “era stato aperto da un uomo, ma la gestione presto passò in mano a delle signore”, così come molto ampio era il pubblico femminile poiché “in tale ambiente si sentiva protetto e a suo agio, le specialità servite erano tipiche di una cioccolateria-confetteria e come alcolici venivano serviti solo vermuth, rosolio e ratafià”.
Ancor di più ha contribuito a fare passare il locale alla storia l’invenzione del Bicerin, ritenuto “evoluzione della settecentesca bavareisa, una bevanda allora di gran moda che veniva servita in grossi bicchieri e che era fatta di caffè, cioccolato, latte e sciroppo: il rituale del Bicerin prevedeva all’inizio che i tre ingredienti fossero serviti separatamente, ma già nell’Ottocento vengono riuniti in un unico bicchiere e declinati in tre varianti: pur e fiur (simile all’odierno cappuccino), pur e barba (caffè e cioccolato), ‘n poc ‘d tut (ovvero “un po’ di tutto”), con tutti e tre gli ingredienti; quest’ultima formula fu quella di maggiore successo e finì per prevalere sulle altre, arrivando integra ed originale ai nostri giorni e prendendo il nome dai piccoli bicchieri senza manico in cui veniva servita (bicerin, appunto)”, fino a diffondersi negli altri locali della città diventando uno dei simboli di Torino.
Gustarle il Bicerin è un’esperienza onirica, perché la potenza suadente dell’incontro tra cioccolato e caffè fa davvero sognare e a lungo, diventando indimenticabile.
L’iconica bevanda è al centro della Merenda Regale, una tradizione gastronomica unica che meriterebbe maggior fama e infatti gode del sostegno promozionale dello stesso Comune di Torino che vorrebbe farne volano turistico: si tratta di un “rituale goloso dell’Ottocento” in cui il bicerin è accompagnato dalla sofficissima e parecchio golosa Torta Bicerin composta da caffè e cioccolato, ricoperta di glassa bianca, in cui si esaltano le note di cacao, ben abbinate a una freschissima panna montata …
… passando quindi ai biscotti della tradizione piemontese che offrono ora croccantezza ora morbidezza, come l’incredibile spumosità dei savoiardi, ma senza dimenticare ghiotte specialità quali Baci di dama, Torcettini di San Giorgio Canavese, Torcetti aromatizzati al Passito di Caluso, Biscotti di nocciola e Biscotti di meliga…
… approdando all’intenso e imperdibile liquore Regale al cioccolato puro extra bitter “preparato secondo la tradizione con puro cacao pregiato e aromatico”.
Un’esperienza straordinaria che soltanto qui si può vivere, così importante sul piano culturale quanto su quello organolettico da meritare un viaggio apposito: ci si riappropria del tempo, godendo della lentezza in un’atmosfera d’antan che emoziona, riscoprendo sapori d’un tempo e conquistando una fetta di felicità tutta contemporanea.
Info: https://bicerin.it/