Olio IGP Roma, anche la Capitale ha il suo condimento identitario
Dopo il vino, scopriamo che la Capitale d’Italia ha messo la firma anche su un proprio olio extravergine d’oliva identitario titolare di un’Indicazione Geografica Protetta che “si contraddistingue per la grande varietà di caratteristiche sensoriali che traggono origine dal genotipo delle sue numerose cultivar autoctone, dalle particolarità dell’ambiente geografico e pedo-climatico e dalle tecniche colturali ed estrattive proprie del territorio di origine”, un prodotto caratterizzato da “un netto fruttato di oliva di intensità variabile con evidenti note di pomodoro e/o carciofo e/o mandorla e/o erbaceo” mentre al gusto si esprime “con sentori vegetali, note di amaro e piccante di intensità variabile a cui possono associarsi note di pomodoro e/o carciofo e/o mandorla e/o erbaceo”.
Il disciplinare pretende che all’atto della certificazione l’olio extra vergine di oliva ad Indicazione Geografica Protetta Olio di Roma deve rispondere a parametri specifici, come il colore dal verde al giallo oro.
Ne abbiamo approfondito le caratteristiche con Alessia Grancini di APPO, struttura che lo produce dopo avere “preso in carico e gestisce direttamente il Frantoio di Gradoli e dal 2017 quello di Castel Cellesi a cui afferiscono le aziende olivicole associate della Tuscia, iniziativa ha permesso di salvaguardare due strutture di notevole valore storico e socio-economico a tutela dell’olivicoltura del territorio, già da anni a forte rischio di abbandono”: nel video che segue trovate la nostra intervista.
Info: https://www.olioappo.it/