Meraki a Gorla Minore, migliore pasticceria emergente del varesotto: bontà diffusa e disponibilità
E’ attiva da appena un anno ma ha già tanto da insegnare a parecchie altre pasticcerie, soprattutto quelle che una volta raggiunta una comunque discutibile esposizione mediatica diventano vanitose fino alla supponenza e smettono di mettersi a totale disposizione del cliente, preferendo coltivare pretenziose velleità artistiche invece di curarsi della felicità dei semplici avventori: un rischio che siamo certi non correrà mai Meraki, gioiello del sapore dislocato lungo la via Colombo al civico 204 nel territorio di Gorla Minore in provincia di Varese.
A darci tanta sicurezza, l’immensa umanità pari all’enorme disponibilità di Anna e Simone, i due gestori, o meglio i due factotum, poiché letteralmente fanno tutto loro, da soli, senza stuoli di collaboratori, assistenti, camerieri, stagisti e addetti stampa, niente di tutto questo, ma soltanto con la prima a gestire tutto il servizio anche quando il locale scoppia di gente e il secondo invece chiuso in laboratorio a realizzare con le sue mani ogni prelibatezza dolce e salata messa in vetrina.
La fatica è tanta, ma Anna e Simone hanno sempre un sorriso luminoso stampato sul volto carico di sincerità, perché i clienti li amano davvero e il lavoro lo rispettano come missione e non quale mezzo per la notorietà; basti leggere questa loro dichiarazione pubblicata su Facebook in occasione delle festività pasquali: “dobbiamo ringraziare tutte le persone che continuano a credere in noi, siamo fortunati, non pensavamo mai di ottenere tutto ciò. Siamo molto riconoscenti dei nostri clienti. Spesso ci fate commuovere, ci dite che non dobbiamo smettere, anzi ci incoraggiate ogni giorno, con parole e spesso anche con regali ben accettati. Abbiamo costruito qualcosa che va aldilà della semplice pasticceria, un luogo magico dove qualcuno può perdersi per ritrovarsi. Grazie di cuore da Anna e Simone”.
Da qui si comprende la gioia che i due titolari esprimono nell’assecondare ogni desiderio del cliente, pronti a realizzare anche quelle lavorazioni manuali artigianali lunghe e faticose che certe pasticcerie di successo ormai si rifiutano snobisticamente di fare.
Ne abbiamo avuto diretta dimostrazione quando abbiamo chiesto una torta che rappresentasse con piccole sculture tridimensionali di zucchero la passione del festeggiato, i cani: Simone invece di tirarsi indietro si è al contrario buttato a capofitto nel progetto con entusiasmo, realizzando innumerevoli prove di creme per accontentarci nel gusto, mentre per la parte decorativa ha firmato un vero capolavoro di grazia estetica e raffinatezza comunicativa.
Anche se nel caso di Meraki più che semplicemente di gusto sarebbe corretto parlare di buon gusto, quello che prima di arrivare al palato passa dagli ambienti del locale curatissimi non soltanto nell’arredo ma anche nei decori, con un gran tocco di classe rappresentato dall’intervento della pittrice Francesca Anastasi (qui un video in cui illustra il suo lavoro: https://fb.watch/kkzynjbwST/), autrice del delicato ma molto evocativo dipinto di eterei fiori di ciliegio disposti in modo da incorniciare il nome del locale e il suo significato in lingua greca, il quale rappresenta una dichiarazione d’intenti di altissimo valore etico che si riscontra pienamente nella conduzione dell’esercizio.
Meraki infatti significa letteralmente “essenza di noi stessi” ma il lemma è usato pure per indicare la decorazione di un ambiente e, con concreta metafora, qualunque azione fatta con cuore e impegno, infatti l’iscrizione presente nel locale la traduce come “fare qualcosa con l’anima, la creatività o l’amore: quando metti tutto te stesso in ciò che stai facendo”.
Tante virtù non fanno comunque dimenticare che ci troviamo in un vero paradiso della gola, a partire dalla prima colazione in cui sbalordisce non soltanto la qualità della proposta ma anche la sua varietà…
… con croissant gourmet di altissima ricerca organolettica…
… invenzioni e accostamenti eleganti…
… nonché la consueta attenzione all’inclusività con una ricchissima proposta vegana, dove chi ha compiuto tale scelta non viene accontentato con sufficienza come altrove, bensì coccolato alla stessa maniera di chi segue altri stili alimentari.
Per noi, indimenticabile un krapfen da sogno con la sua pazzesca crema dal sapore di una volta.
Meraki però eccelle anche nel salato, tanto per stuzzichini da aperitivo o merenda come pizze, focacce e uno strepitoso croissant salato anche in formato gigante…
… quanto per piatti cucinati a pranzo, giusto un primo e qualche secondo che variano spesso, ma a dir poco buonissimi, come la fenomenale pasta perfettamente al dente condita con crema di zucchine e porri…
… mentre a ogni ora si può gustare una ghiottissima omelette ripiena.
Tutto questo ruota intorno a capolavori dolciari che eccellono per consistenze, freschezza, misura nel dosaggio dello zucchero, creatività…
… brillando sia nelle creme come nella pasticceria secca, vincendo perfino sfide impossibili come quella con le paste di mandorla del Sud.
In chiusura aggiungiamo che ci ha colpito molto durante la permanenza nel locale vedere una persona disabile entrare senza problemi in sedia a rotelle e raggiungere tranquillamente il suo posto al tavolo come tutti gli altri, dimostrazione della totale assenza di barriere architettoniche (all’esterno ci sono ben due scivoli) e della sensibilità dei gestori anche verso la piena inclusività.
Chi ama ogni declinazione di bontà nella vita, deve assolutamente conoscere questo posto che vale decisamente il viaggio.
Info: https://www.facebook.com/Pasticceriameraki