La Bilancia di Bepi, location commovente, escursioni da favola e cucina strepitosa sul fiume Stella
Uno dei progetti più intelligenti, sensibili e commoventi che abbiano mai coniugato turismo responsabile, imprenditoria etica e tutela identitaria, in cui le ragioni del cuore diventano motore di una composita attività capace di mettere insieme escursioni ludiche, approfondimenti culturali e una ristorazione strepitosa, tutto calato in un paradiso fluviale di sconvolgente bellezza: è La Bilancia di Bepi, una delle realtà più incredibili al mondo che si trova nella Riserva delle Foci del Fiume Stella a ridosso della Laguna di Marano in Friuli Venezia Giulia.
Una meraviglia dovuta all’umanità e al senso dell’impegno di Daniele Ciprian, giovane brillantissimo cresciuto in questi luoghi quando seguiva il nonno nel duro lavoro quotidiano della vita di fiume, sia pure svolto in un contesto da sogno.
La Bilancia di Bepi si chiama così proprio in onore di quel nonno ed è “una storica palafitta utilizzata dai pescatori come rifugio durante la tradizionale pesca con il bilancione, situata nella fantastica Laguna di Marano all’interno della Riserva Regionale Naturale Foci del Fiume Stella”.
Al centro dell’attività, quello che da queste parti chiamano bilancione da pesca mentre più in basso sempre sulla costa adriatica è indentificato come trabucco o trabocco, una rudimentale ma ingegnosa macchina da pesca fissata su una riva pietrosa o un argine fluviale che consente di calare le reti e catturare il pesce senza mettere un piede in acqua, grazie a una tipologia di rete a due motori azionata con un pulsante.
Ne abbiamo documentato l’affasciante funzionamento e ve lo mostriamo nel video seguente.
Tutto questo collocato in una struttura interamente in legno e quindi altamente deperibile, infatti una volta che il nonno Bepi non è più stato in grado di gestirla è arrivata al punto di essere perduta per sempre e con essa sarebbe scomparsa una parte significativa della vita del piccolo Daniele, il quale invece si è rimboccato le mani e con enorme sacrificio personale e un importante aiuto degli amici ha sistemato la palafitta trasformandola in un luogo di turismo.
Oggi è una sorta di composito hub di iniziative che offre “esperienze indimenticabili a contatto con la natura come ad esempio tour in kayak o canoa lungo il Fiume Stella e nella Laguna di Marano alla scoperta dei casoni, escursioni in bicicletta o gite in barca”…
… insieme alla possibilità di gustare un favoloso menu a base di pesce appena pescato magari dopo avere assistito alla suggestiva esperienza di pesca con il Bilancione, insieme ad altre specialità preparate nel food truck posizionato nel parco retrostante la Bilancia.
Fenomenale il fritto di pesce, ortaggi e cubetti di polenta, totalmente privo di unto e cotto alla perfezione, croccantissimo e succulento, uno dei più buoni mai mangiati…
… ma sono eccellenti anche i fragranti panzerotti con pesce freschissimo arricchito da erbe e spezie…
… e il capolavoro della casa, i clamorosi gnocchi al boreto che reinterpretano un classico della cucina locale.
C’è da godere e impazzire di felicità, ma anche tanto da imparare, perché Daniele ha preso molto seriamente il ruolo di custode di tale ambiente antropizzato. Così oltre a tutelarlo con la presenza ricca di cure per il territorio altamente rispettose della natura (per esempio il pesce tirato su nelle dimostrazioni del bilancione viene subito liberato nell’acqua), aggiunge un’azione di sensibilizzazione alle tematiche ambientali e di reale didattica, illustrando un sistema di vita ignoto ai più e problematiche ancora non abbastanza trattate.
Pertanto anche chi voglia venire alla Bilancia a divertirsi deve farlo in maniera ragionata e motivata, perché non si tratta di un parco giochi acquatico o di un mero ristorante, bensì di una realtà viva e fuori dal mondo ordinario alla quale bisogna adattarsi con amore e curiosità; Daniele racconta dell’imbarazzo quando qualcuno si presenta qui in tacchi a spillo o pretende il servizio al tavolo come in un normale ristorante, infatti sul sito aziendale lancia questa avvertenza: “prima di prenotare bisogna avere ben a mente che in questo magnifico posto la fretta non può esistere, perché la pesca è una questione di tempo e così anche tutta la preparazione che ne consegue; il nostro prodotto infatti viene da noi pescato, cucinato e servito contribuendo così a ridurre al minimo l’impatto ambientale”.
Ci sarà un motivo se questo luogo in passato ha affascinato perfino un gigante della letteratura mondiale come Ernest Hemingway che di nonno Bepi era diventato amico, come testimoniato da una foto autografa del 1954 presente nei locali della Bilancia.
La Bilancia di Bepi è uno di quei luoghi che tutti dovrebbero visitare nella vita per poter dire di avere visto lo splendore del mondo supportato dalla bontà dell’Uomo: vale decisamente il viaggio e segna certamente per tutta la vita.
Al suo creatore Daniele Ciprian il compito di illustrarlo con tutto il sentimento che merita.
Info: https://labilanciadibepi.it/