Tenuta San Giaime, vini biologici dalle Alte Madonie nella Sicilia Occidentale
Un ritorno alla terra nel segno della riscoperta di una pratica agricola in disuso e una storia meno nota del territorio: ha rappresentato un arricchimento per la biodiversità e la cultura della Sicilia occidentale la decisione della Famiglia Cicco di ridare vita nel 2006 ai vigneti di famiglia in Gangi (PA), ripartendo non a caso dal Syrah, in omaggio ai pellegrini persiani che lo portarono in dono durante il loro passaggio dalla Sicilia per raggiungere Santiago lungo la Via Francigena, transitando proprio dal territorio di San Giaime che echeggia lo spagnolo Jaime con cui veniva chiamato il santo spagnolo.
La cantina afferma con forza le proprie radici ben piantate nel solido terreno delle Alte Madonie “situate nell’entroterra siciliano tra le province di Palermo ed Enna Madonie”, una zona vocata caratterizzata “dalla presenza di aziende agricole che per tradizione e rispetto dei cicli della natura coltivano cereali, ortaggi in campo aperto, olio e frutta di stagione senza l’utilizzo di diserbanti, concimi e trattamenti chimici, determinando un territorio salubre che trasferisce a tutti i prodotti della sua terra qualità eccellenti”.
E’ proprio “in queste zone isolate, impervie e selvagge, dalle particolari condizioni pedoclimatiche” che “nascono e crescono vini eroici, privi di qualsiasi contaminazione ambientale”.
Il merito è anche della “presenza di api, vacche e pecore al pascolo libero” che “riportano a un mondo del tempo che fu che garantisce ancora lunga vita agli abitanti del luogo: le Madonie, infatti, potrebbero configurarsi come la Sesta Zona Blu del Pianeta, nel cui prestigioso club dei longevi sono annoverati Okinawa in Giappone, Loma Linda in California, Nicoya in Costa Rica, Icaria in Grecia e la provincia di Nuoro in Sardegna”.
Il centro abitato di riferimento è Gangi, eletto Borgo più bello d’Italia nel 2014 e Comune Gioiello d’Italia nel 2012, settemila abitanti in provincia di Palermo, nell’entroterra occidentale della Sicilia, abbarbicato a 1000 metri sul livello del mare.
In tale contesto “Tenuta San Giaime è parte attiva della Condotta Slow Food e, dal 2015, è stata inserita tra i percorsi del vino in Sicilia di MTV (Movimento Turismo del Vino), permettendo agli enoturisti appassionati di scoprire questa perla incastonata tra le montagne siciliane”.
A condurre questa realtà è Alessio, imprenditore, classe 1984, nato e cresciuto a Milano ma con famiglia di Gangi, il quale nella tenuta di famiglia ha passato tutte le sue estati cominciando così “a conoscere fin da piccolo le vigne di Syrah che, con tanta passione e un po’ meno tecnica, coltivava mio nonno Gaetano”.
Nel 2006 assieme al padre Salvatore, allo zio Franco Mastrandrea e all’enologo Gianfranco Cordero, ha deciso di mettere in comune “idee, passione, tempo e risorse per rinvigorire il legame con Gangi e la Tenuta, ripartendo da quello che su quella terra era sempre stato fatto ma mai giustamente valorizzato: il vino!”.
Così “sono state ripiantate e riorganizzate le prime viti d’altura, seguendo i dettami dell’agricoltura biologica e in totale assenza di prodotti chimici, per poi attendere, nel 2012, le prime 1.000 bottiglie di Syrah”.
La crescita ha portato oggi a 7 Ha di vigneto “dal quale si raccolgono uve di Syrah, Grillo, Pinot Noir e Nerello Mascalese, uniche per sapori e profumi, felice connubio tra mare e sole, principali connotati di Sicilia e la terra quasi primordiale delle Madonie”.
Tutta la produzione dell’azienda “è in regime biologico certificato, nel rispetto dei cicli della natura, con l’obiettivo primario della salvaguardia del territorio, del clima e della salute dell’uomo”.
Anche “tutte le attività in vigna e in cantina sono condotte limitando il più possibile l’intervento umano: le fermentazioni sono spontanee e non si praticano né filtraggi né chiarifiche; il desiderio è quello di produrre vini che, riflettendo le diversità varietali, le caratteristiche del territorio e delle sue origini, possano esprimere il vero terroir di questi luoghi”.
Il Grillo è un trionfo di agrumi, dalla zagara al naso ai sentori avvertiti dal palato di pompelmo, lime, arancia e limone, tutto condito da una spiccata mineralità che conduce a un finale sapido impreziosito da un tocco di spezia piccante.
Risultato, una travolgente bevibilità.
Il bouquet del Nerello Mascalese riconduce invece al sottobosco, atmosfera che ritroviamo in bocca nei richiami a fragola, mirtillo e gelso nero, fino a una nota di liquirizia.
L’immediatezza è ben superiore agli omologhi, frutto di un’acidità che rende più elegante il nerbo apportato dal vitigno, conducendolo verso l’eleganza.
Formidabile infine il Pinot Noir che conquista subito l’olfatto con evocazioni di composta di prugna, mentre il palato viene irretito da susina rossa, mora di rovo, barbabietola, azzeruolo e cioccolato bianco.
Vellutato, dalla fantastica impronta zuccherina, conduce alla gioia con un finale prolungato di irresistibile amabilità.
A completare il quadro di questo idillio enoico è Salvatore Cicco, nel video sottostante.
Info: https://www.tenutasangiaime.it/it/home/
Distribuzione: https://www.propostavini.com/produttori/produttore/tenuta-san-giaime/