I vini della cantina spagnola Altavins, tempio delle declinazioni di Garnatxa
Identità, onestà, spirito mediterraneo: sono i tre cardini sui quali ruota la filosofia della cantina spagnola Altavins che nel piccolo comune di Batea, appena duemila abitanti in Catalogna, si erge a presidio dell’autoctono Garnatxa, vitigno dalle tante declinazioni, come blanca, negra e peluda.
“Dietro ogni vino c’è una storia…” spiegano dall’azienda, la quale invita “a conoscere e gustare i nostri vini in un ambiente unico con una degustazione di vini a Terra Alta: esperienza per i sensi, enoturismo nella sua forma più pura”.
La regione che ospita la cantina “ha una tradizione di produzione di vini pregiati che si distinguono per il loro corpo e anima e anche per l’uso di alcune varietà diverse, in particolare quelle autoctone della zona”.
Altavins è stata fondata nel 2001 e da allora afferma di prestare “la massima cura quando lavoriamo con le uve in modo da poterne catturare tutte le virtù e, con il minimo intervento, sfruttarne il potenziale: ciò che cerchiamo di ottenere è l’eccellenza nei nostri vini e di estrarre con essi l’essenza di questa zona”.
I pregi comprensibilmente vantati non sono soltanto vitivinicoli ma anche paesaggistici, dato che “Terra Alta ha un paesaggio spettacolare tipico del Mediterraneo interno”…
… e “il terreno contiene tessiture variegate, ricche di rocce calcaree, che forniscono un drenaggio eccellente” oltre a essere “povere di materia organica”.
Il territorio circostante “pullula di vigneti e si trova tra i 350 e i 550 metri sopra il livello del mare, con altipiani, colline e valli: è caratterizzato da un clima mediterraneo secco con scarse precipitazioni, tra i 350 e i 450 mm/anno, sole abbondante e due venti dominanti” che sono El Cerç proveniente dall’entroterra ed El Garbí o vento marino in arrivo dalla costa.
Dall’azienda sottolineano come il loro sia “uno stile di viticoltura particolare”, rispettoso dell’ambiente e teso a produrre uve che mostrano la propria identità: “il clima secco aiuta a ridurre notevolmente l’incidenza delle malattie fungine e consente lo sviluppo di una viticoltura più sostenibile”, mentre “le grandi differenze di temperatura tra il giorno e la notte durante il periodo di maturazione ci aiutano a estrarre i migliori e più profondi aromi e sapori da queste varietà”.
Inoltre Altavins “mantiene un controllo rigoroso sulle viti, prestando particolare attenzione alla loro età, alle condizioni sanitarie e a una bassa produzione: la vendemmia è sempre completata a mano e i grappoli arrivano in cantina in piccole cassette per evitare di danneggiare i singoli acini”.
I vini sono prodotti utilizzando la varietà Garnatxa Blanca famosa nella Terra Alta, da viti di oltre 40 anni, nonché altri vitigni come Garnatxas Negres che arrivano a oltre 60 anni.
La sensibilità della gestione si nota pure nella grafica delle etichette dei vini ritenuta “un modo per onorare il vocabolario, la cultura e le tecniche di coltivazione delle civiltà che hanno attraversato questa terra in passato: in questo caso, l’impero arabo, gli iberici e i romani; il concetto dietro le lettere è quello di tracciare un parallelo tra queste eredità e i siti archeologici che ci ricordano le loro storie”.
Venendo alla degustazione dei prodotti, dichiariamo subito la nostra folgorazione per la Garnatxa Peluda vinificata in purezza, sublime meraviglia ampelografica di rara personalità e immense qualità organolettiche, la quale ha anche importanti implicazioni antropologiche in quanto testimonianza di quando un “intero mondo di commercio, scambi culturali e relazioni tra esseri umani si è sviluppato attorno al mercato che gli arabi hanno fondato a Catalunya Nova nel corso di 400 anni: lo chiamavano Almodí, l’eredità di un tempo e di un modo di fare le cose che permane ancora oggi”.
Il nome dell’uva deriva da una caratteristica della foglia, la quale nella parte inferiore è pelosa (peluda), peculiarità che consente una maggiore ritenzione idrica rendendo il vitigno maggiormente resistente alla siccità e meno sensibile ai parassiti.
La Garnatxa Peluda (Borruda) in purezza si può provare nel fantastico Almodí che profuma di profondo sottobosco con il muschio in evidenza, mentre in bocca sciorina amarena, barbabietola, mirtillo, cardo, carruba e un tocco di ruta che contribuisce al suo irresistibile retrogusto amaricante.
Tannico, complesso, privo di ruffianeria, presenta un sorso spesso, cremoso, quasi liquoroso.
Monumentale il finale.
A tavola, pretende cibi all’altezza di tanta nobile potenza.
La Garnatxa Blanca è tradotta in Ilercavònia, nome che omaggia “la terra degli Ilercavones, gli iberi che diedero il nome alla Terra Alta e alle regioni limitrofe”, i quali vissero qui tra il VI e il I secolo a.C.: “percorsero queste terre e lasciarono dietro di sé un sentiero segnato ancora oggi evidente che testimonia un passato laborioso e prospero”.
Il bouquet è intensamente tropicale e al palato si ritrovano mela, pesca, albicocca, pera e melone in un contesto di stuzzicante sapidità.
Garnatxa Blanca ancora in Almodĺ Petit Blanc insieme allo Chardonnay, floreale al naso, mentre i sapori parlano di ananas, mango, susina gialla e pesca.
Molto minerale e parecchio goloso.
Si passa alla Garnatxa Negra in Almodĺ Petit Negre in coabitazione con Syrah, Merlot e Samsó (Carignano), portando a un’esplosione al naso di frutti rossi che si ritrovano anche al gusto nelle forme di mora, mirtillo, ribes nero e lampone.
Opulento e corposo nel sorso, incanta con un tannino elegante quanto seducente insieme alle sue note speziate.
Stesso assemblaggio nel Domus Pensi che infatti conferma i descrittori, puntualizzando però al gusto un frutto più vivace capace di rispondere a evocazioni di prugna, ciliegia, fragola e una punta di cioccolato bianco, sfoderando un’impronta zuccherina più decisa.
Straordinaria la beva.
Ulteriori dettagli su questa intensa realtà ce li fornisce Gianluca Telloli, Responsabile Selezione e Ricerca di Proposta Vini, nel video sottostante.
Info: https://www.altavins.com/en/
Distribuzione: https://www.propostavini.com/produttori/produttore/altavins/