Caciocavallo di Ciminà, Presidio Slow Food della Calabria
“Ciminà è un comune di 700 abitanti della Locride, il cui territorio ricade nel Parco Nazionale dell’Aspromonte: il caciocavallo si produce in questa zona da tempi immemorabili”, spiega Slow Food, aggiungendo che il caciocavallo trova “il suo antenato nel kaskaval, una pasta filata prodotta ancora oggi dalla Macedonia alle isole dell’Egeo, la cui origine ci porta direttamente alle popolazioni nomadi della steppa”.
Facendo notare come si facciano buoni caciocavalli in tutta la Calabria, a differenziare quello prodotto a Ciminà è il suo essere a due testine, piccolo, allungato.
Formaggio da consumare freschissimo, magari grigliato.
Circa trenta i produttori, i quali allevano vacche podoliche lasciate libere al pascolo per una significativa porzione dell’anno.
Ce lo descrive Romano Anna.
Info: www.fondazioneslowfood.it