Moscato al governo di Saracena, Presidio Slow Food della Calabria
“Già nel Cinquecento i barili di Moscato di Saracena erano imbarcati a Scalea per essere consegnati alla corte papale”, rimembra Slow Food, assemblando tante citazioni che dimostrano quanto sia un fenomeno di culto il Moscato al governo di Saracena per gli amanti del buon bere: “si produce vinificando uve guarnaccia, malvasia, adduroca (termine dialettale che sta per profumata) e moscatello (un vitigno locale che non è mai stato censito: non è né moscato di Alessandria, né moscato di Amburgo, e solo a Saracena la coltivazione raggiunge buoni livelli qualitativi)”.
Raccolta al giusto punto di maturazione, appassimento su graticci, selezione manuale e delicata pressatura, bollitura di parte del mosto e conseguente fermentazione naturale, producono “un vino dal lucente color ambra, intensamente profumato”, con “note resinose e aromatiche”, “eleganza e finezza, discreta persistenza, buon equilibrio e una piacevole nota amarognola”.
La produzione è tutta concentrata nel comune di Saracena, in provincia di Cosenza, da dove proviene Alessandro Viola che parla anche a nome degli altri colleghi del Presidio.
Info: https://www.fondazioneslowfood.com/it/presidi-slow-food/moscato-al-governo-di-saracena/