Hosteria della Pignatta a Binasco (Milano), paradiso contadino
“Alziamo la saracinesca ogni giorno come atto di resistenza culturale”: colpisce la confessione amara di Matteo Sciacca, perché la sua Hosteria della Pignatta è probabilmente il migliore locale di tutta la cinta milanese e meriterebbe di esser assalito da orde di veri gourmet.
Si trova nel delizioso piccolo centro di Binasco, alle porte di Milano…
… posto che già da solo varrebbe il viaggio per la discreta poesia delle sue architetture che si specchiano nei corsi d’acqua.
Il locale è accoccolato in Largo Loriga 5, dentro un suggestivo antico edificio.
E’ qui che esprime una sublime cucina contadina.
Come il pane fatto in casa, fitta mollica e gustosa crosta sapida.
O il trionfo di salumi. Il bacon affumicato del salumificio San Marino è molto elegante tra sentori torbati e animali. Il lardo è fatto in casa da Matteo, marinato con erbe e sale: ottimo da solo, superlativo sulla squisita cremosa polenta della Cascina Paghini di Lachiarella, da cui arriva anche un salame artigianale da applausi per il suo equilibrio tra il salato e la nota dolce.
E ancora amore per il pane: in forma di cannolo croccante con goduriosa farcia di mascarpone e noci, mentre cotto con cime di rapa è una poesia di sapori, accesa da eccellente olio Cima di Bitonto, piccante ed erbaceo.
Altre meraviglie, il risotto con radicchio e speck che scrocchia piacere ad ogni morso…
… o la trippa mista sugosa e campagnola…
… fino al pazzesco rustico cotechino di Paghini, servito con un purè magico e pioppini dalla perfetta cottura, certificazioni della magnifica mano da fuoriclasse di Matteo, affinata in oltre venti anni con esperienze al Four Seasons e al Pont de Ferr.
Quindi il capolavoro assoluto: la vera pura radicale cassoeula di una volta. Qui ci mettono pure i piedini e l’incredibile musetto che in tanti altri evitano per non turbare gli stomaci fighetti: una sinfonia celestiale che tiene in armonia gli ingredienti e la clamorosa generosità delle porzioni.
Beveteci su i vini dell’Oltrepo pavese di Ca’ Tessitori, come la floreale e vivace Bonarda con la sua morbida abboccatura.
A pochi minuti da Milano c’è questo gioiello, colpevolmente trascurato dalle guide e dai gastro-scribacchini: andate a scoprirlo voi per primi, ve ne vanterete a lungo.
Info: www.hosteriadellapignatta.com