Polline, allergie, riniti. Come può aiutarci la natura?
Aria di primavera, sole, peschi in fiore, profumo di prato e rinascita dei vegetali. Questo risveglio della natura, induce noi tutti ad essere più energetici, attivi, ma per alcuni può anche essere l’inizio di un lungo travaglio fisico: le allergie. Sempre più sono le persone, sia per predisposizione individuale, sia per l’aumento delle condizioni ambientali, avverse ad un’errata alimentazione, che soffrono di reazioni allergiche al polline.
Che cos’è un allergia?
E’ una risposta eccessiva da parte degli anticorpi del nostro sistema immunitario, nel momento in cui vengono avvertite come “estranee/intruse” particelle e molecole che solitamente sono innocue per l’organismo stesso. L’allergia può essere influenzata da fattori genetici, ma la sua espressione è anche modulata da condizioni ambientali sfavorevoli, alimentazione scorretta, stato psico-fisico alterato dell’individuo. La normale terapia prevede l’assunzioni di farmaci antistaminici e a base cortisonica che bloccano la risposta infiammatoria indotta dall’istamina, portando pertanto sollievo al mal capitato.
Per ovviare ad eventuali effetti collaterali, in particolare relativamente ai cortisonici, la natura stessa può venirci in soccorso. Un ottimo rimedio in tal senso è rappresentato dal Ribes Nigrum. Si tratta di una pianta che cresce spontanea, in zone umide, nei boschi od ai margini dei fiumi in centro e nord Europa. Questo arbusto è ben noto per i suoi frutti aciduli, raccolti nel periodo estivo (luglio ed agosto) ed utilizzati per la preparazione di gustose marmellate, sciroppi e succhi. Ricchi in vitamina C, acidi organici (acido citrico e malico), flavonoidi ed antociani, esplicano un’azione antiossidante, vaso protettrice (a livello del microcircolo sanguigno) ed astringente. Ma anche le foglie godono di ottima fama per la presenza di diversi polifenoli ad azione diuretica (favoriscono l’eliminazione di urea ed acido urico).
La presenza di molteplici componenti chimici (che nel complesso costituiranno il “fitocomplesso “ della pianta in esame), rende pertanto il ribes nero un ottimo antiossidante, astringente ed antiinfiammatorio. E’ soprattutto la funzione antiinfiammatoria ed antistaminica che negli ultimi anni sta rivestendo sempre più interesse nel mondo fitoterapico.
Per riniti allergiche, asma, bronchiti e faringiti si consiglia l’assunzione del ribes sotto forma di macerato glicerinato. L’estratto glicerinato di ribes nero agisce lentamente a livello delle ghiandole surrenali stimolandole nella produzione e rilascio di cortisolo, uno steroide endogeno che aiuta il nostro organismo durante il processo infiammatorio. Si suppone che svolga pertanto un attività cortison-like (cioè simile a quella svolta dal cortisone) con effetto antistaminico, inibendo la produzione di prostaglandine (cioè mediatori del processo infiammatorio) e riducendo le IgE (anticorpi coinvolti nella risposta immunitaria durante un evento allergico), sia a livello cutaneo, che a livello respiratorio.
Tale attività è dovuta anche alla particolare preparazione: “l’estratto glicerinato” appunto, dove non vengono raccolti foglie e frutti, bensì le sole gemme ed i giovani getti che poi verranno fatti macerare per un tempo opportuno in una soluzione di acqua, glicerina ed una minima parte di alcol etilico. Il risultato sarà una formulazione ricca in numerose componenti attive fra cui enzimi, flavonoidi e proantocianidine.
Cosa si intende per azione antiossidante?
Il ribes nero, come del resto altri numerosi vegetali, è in grado di legarsi a molecole nocive per le membrane cellulari, preservandole dal danno ossidativo e pertanto prevenendo un invecchiamento cellulare precoce. Tale azione è dovuta alla presenza di flavonoidi, antocianosidi e vitamine.
Come e quando assumerlo?
E’ fondamentale assumere il preparato glicerinato circa 1-2 mesi prima della manifestazione dei primi fenomeni allergici, anche per via dell’azione più lenta (ma costante) rispetto ad un farmaco convenzionale. Alcune condizioni ambientali come caldo ed umidità, possono influire in misura maggiore sui fenomeni allergici, pertanto nel corso dell’assunzione affidarsi al consulto di un farmacista, erborista od un medico, per definire di volta in volta la corretta dose.
Quando: a metà mattinata e metà pomeriggio lontano dai pasti.
Quanto: in genere 40-50 gocce di macerato in 1/3 di bicchiere d’acqua due volte al giorno.
Controindicazioni
Alcuni ricercatori sostengono, che il ribes nigrum, esercitando un’azione cortison- simile, potrebbe determinare (ma ciò non è stato provato) un lieve aumento della pressione arteriosa. Tenere comunque in considerazione il fatto che l’estratto glicerinato è una preparazione che seppur efficace, è abbastanza diluita (rispetto per esempio ad una tintura madre), pertanto gli effetti collaterali sono pressochè trascurabili.
Altre azioni svolte dal ribes nigrum
Le foglie essiccate e preparate come decotto, svolgono un’ottima azione diuretica. Tale effetto sembra correlato con l’elevato rapporto sodio/potassio rilevato sperimentalmente sia nelle semplici foglie che nei decotti a base del vegetale stesso.
La frazione antocianosidica, fra le varie attività, è in grado di esercitare una buona azione antimicrobica, soprattutto a livello dell’apparato urinario.
Dai semi si ricava un olio ad alto contenuto di ω-6, in particolare acido γ-linolenico e α- linolenico, acidi grassi essenziali (chiamati così perche il nostro corpo non è in grado di sintetizzarli, pertanto necessita di assumerli con la dieta) con ottime funzioni antiinfiammatorie sia a livello cutaneo che articolare.
Per maggiori info: ilgiardinoaromatico.blogspot.it